Clamoroso al Chelsea:
tifosi in fuga da Sarri

Clamoroso al Chelsea: tifosi in fuga da Sarri
di Pino Taormina
Venerdì 22 Marzo 2019, 12:00
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È arrivato, ha visto e, per il momento, non ha vinto. In pochi mesi, appena nove, a Londra si aspettavano che fosse in grado di risollevare le sorti di una squadra da tempo all'angolo del calcio inglese. E così, alla faccia della pazienza british, la stampa britannica ha già preparato il proprio personale Brexit per Maurizio Sarri. Già, dodici mesi dopo, i fans del Chelsea si scoprono di nuovo insofferenti con l'uomo in panchina. Un anno fa era Antonio Conte, ora è l'ex tecnico del Napoli.

Il Daily Mail guida la crociata anti-Sarri: scrive, ieri, che sarebbero più di 400 i titolari di biglietti che avrebbero messo all'asta i posti per la partita di Premier dell'8 aprile prossimo contro il West Ham. Poco importa se si tratti di uno dei tanti derby di Londra. Per il match del 21 aprile, contro il Burnley, gli abbonati disposti a rinunciare al proprio diritto di andare allo stadio sarebbero addirittura 700. La prossima partita casalinga del Chelsea è in programma il 3 aprile contro il Brighton: per quell'occasione dovrebbero essere solo 150 gli abbonati assenti a Stamford Bridge. Sembra humor inglese, roba da Mister Bean, invece è proprio vero: c'è chi si è stufato del calcio di Sarri. Di solito, quando iniziano a girare queste voci, c'è sempre qualcuno del Chelsea che ci soffia sopra. Lì, conta solo una persona. Abramovich a parte: ovvero Marina Granovskaia, la grande burattinaia. Che ha sempre mostrato stima per Sarri ma che, bisogna dire, è assai sensibile agli umori dello Stamford Bridge.
 
Alla faccia del Nemo propheta in patria (sua), dovesse davvero saltare la panchina del Chelsea, Sarri avrebbe solo l'imbarazzo della scelta tra godersi un altro anno di stipendio (ha il contratto fino al 2021 a 6 milioni l'anno) oppure dire di sì ai tanti (tantissimi) club italiani pronti ad affidarsi a lui. D'altronde, il triennio al Napoli è ancora sotto gli occhi di tutti e quindi nessuno si meraviglia se Inter o Roma si dovessero contendere il suo rientro in Italia. A Roma c'è Baldini, amico da decenni (anche i rispettivi figli lo sono) ma l'Inter offre di più. Ma non solo: il Milan si è rialzato con Gattuso, ma senza la Champions anche Rino verrebbe messo in discussione. Non male per uno che sotto il cielo di Albione non passa giorno che non sia a un passo dall'esonero. È così da dicembre, con ultimatum al limite della paranoia.

Ora di tutto ha bisogno il Chelsea tranne che di un altro allenatore da pagare senza lavorare. Come riporta il Times, lo scontro frontale tra i Blues e Antonio Conte è finito davanti a un tribunale. Al momento, quello dell'arbitrato. Poi, se una delle due parti dovesse essere insoddisfatta del verdetto, davanti all'Alta Corte. Motivo del contendere i nove milioni di sterline del resto del contratto di Conte, esonerato dal Chelsea praticamente a inizio stagione. Una cifra che l'ex tecnico della Nazionale vorrebbe liquidata, con un extra di compensazione, mentre il club londinese cerca un modo per evitare di pagare. Ma Conte non vuole solo questo: poiché a suo dire, l'esonero di luglio gli ha impedito di poter essere ingaggiato da un altro club, vorrebbe essere liquidato anche dei mancati introiti. Non male come situazione. La cosa particolare è che Conte ha continuato a vivere a Cobham, a pochi passi dal centro tecnico del Chelsea e da casa Sarri. I due, qualche volta, si sono pure incrociati nel piccolo paese nella campagna del Surrey.

Con la sbrigativa e ruvida efficienza dei grandi condottieri, alla cui stirpe merita di appartenere, Sarri ha deciso di restare a Londra anche in questi giorni in cui il Chelsea si riposerà. L'Italia può attendere. Non sono previsti incontri con la proprietà e lui rassicura i suoi collaboratori sul fatto che resteranno fino alla fine dell'anno a Londra. Alla faccia delle voci. Ma Sarri è uno che vive alla giornata. E sa bene come vanno le cose. E non è un caso che i suoi fedelissimi, gli uomini dello staff tecnico Marco Ianni, Davide Losi, Massimo Nenci e Davide Ranzato sono legati al Chelsea per un solo anno. Fino a giugno del 2019. Esattamente come era al Napoli. Perché Sarri sa bene come va la vita nel calcio e non vuole correre il rischio di ritrovarsi i suoi uomini vincolati al club mentre lui, magari, va via.
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