Conte, consigli per allenare all'estero:
«Servono elasticità ed essenzialità»

Conte, consigli per allenare all'estero: «Servono elasticità ed essenzialità»
Lunedì 12 Novembre 2018, 12:35 - Ultimo agg. 14:37
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«È un'emozione tornare a Coverciano che per due anni è stata casa mia. Ora c'è Mancini, che ritengo la persona giusta per iniziare un nuovo percorso azzurro, vedo tanti giovani bravi e questo fa ben sperare per il futuro, anche se serve pazienza». Così Antonio Conte, tornato al Centro tecnico federale per la cerimonia della Panchina d'Oro e il corso di aggiornamento. «Il mio futuro? Un allenatore top può anche aspettare, non mi piace prendere i treni in corsa, anche se è dura restare fuori - ha continuato l'ex ct - Intanto dico che la Juve per il campionato resta favorita e comunque il livello si è alzato, anche se la squadra bianconera è sopra a tutte». Poi, sul gesto di Mourinho dopo Juventus-Manchester United di Champions. «Ogni allenatore vive di tensioni altissime - ha detto Conte - Josè a mente fredda ha detto che avrebbe evitato quel gesto. Aggiungo che in Inghilterra non si è abituati a sentire certi insulti, i tifosi si preoccupano solo di incitare la propria squadra. Ognuno ha il proprio modo di fare, la propria storia, ma è certo che dobbiamo tutto migliorare».
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