Coppa d'Africa, subito
Ghoulam e Koulibaly

Coppa d'Africa, subito Ghoulam e Koulibaly
di Fabio Jouakim
Giovedì 12 Gennaio 2017, 09:46
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Parte sabato in Gabon l'edizione numero 31 della Coppa d'Africa, che si concluderà il 5 febbraio: tra i calciatori impegnati quattordici arrivano dalla serie A e il contingente più grande lo fornisce proprio il Napoli. Il club azzurro presta per un mese tre giocatori, Koulibaly, Ghoulam ed El Kaddouri (convocazione arrivata in extremis) rispettivamente allee nazionali di Senegal, Algeria e Marocco, ed è la squadra più penalizzata del massimo campionato italiano, come hanno plasticamente mostrato le sofferenze contro la Sampdoria di una difesa inedita e priva di due pilastri come il franco-senegalese e l'algerino. La Ligue 1 francese fornisce 34 calciatori alla manifestazione continentale, 21 la Premier inglese seguita dalla serie A turca (16) e a pari merito dai massimi campionati italiano e belga (14); solo dieci africani impegnati nella Coppa giocano nella Liga spagnola.

Sabato i primi due incontri in programma, Gabon-Guinea Bissau e Burkina Faso-Camerun. Per due «napoletani» il debutto arriverà domenica, con Ghoulam (che con ogni probabilità indosserà la fascia di capitano) impegnato in Algeria-Zimbabwe e Koulibaly (rientrato ieri da titolare nel 2-0 in amichevole al Congo, dopo l'infortunio con il Cagliari) che guiderà il Senegal contro la Tunisia. Per vedere eventualmente in campo El Kaddouri («Contento di essere tornato», il suo commento sui social), bisognerà invece attendere lunedì, quando il Marocco affronterà la possibile sorpresa del torneo Congo. E chissà, visto che il trequartista è in lista di sbarco nel mercato invernale del Napoli, se il suo impiego non possa far salire anche le sue quotazioni. Nella prima fase della manifestazione c'è in agenda anche il derby tra i due difensori azzurri Koulibaly e Ghoulam: andrà in scena il 23 gennaio, con Senegal-Algeria.
Sul palcoscenico della Coppa d'Africa non solo giovani talenti, per i quali gli osservatori sono da mesi in allerta, ma tante stelle affermate: dal padrone di casa Aubemeyang, gabonese del Borussia Dortmund che tanto piaceva al Napoli (ma da prezzo e ingaggio fuori portata) al senegalese del Liverpool Manè all'ultimo Pallone d'oro africano, l'algerino Mahrez, che con il Leicester di Ranieri ha conosciuto il successo. E poi i calciatori «di casa nostra», dall'atalantino Kessie (Costa d'Avorio) al romanista Salah, con l'Egitto allenato da un'altra vecchia conoscenza del nostro calcio, l'ex tecnico dell'Inter Hector Cuper che in porta avrà il giocatore più anziano della competizione, il 43enne Essam El-Hadary.

Sedici le nazionali divise in quattro gironi, che tenteranno di sottrarre il titolo alla detentrice Costa d'Avorio. Fuori dalla fase finale squadre che per anni hanno guidato il movimento del continente, come la Nigeria e il Sudafrica, per la vittoria finale le quote dei bookmakers vedono sempre in testa gli ivoriani. Ma in questa edizione sono tante le squadre che possono dare fastidio alla squadra di Kessiè e del difensore del Manchester United Bailly, con l'ex Roma Gervinho out per infortunio. A cominciare proprio dal Senegal di Kalidou Koulibaly e del laziale Keita e dall'Algeria di Faouzi Ghoulam, di Mahrez e Slimani del Leicester ma senza Feghouli, finito nel mirino della Roma nonostante una stagione difficile al West Ham: gli algerini devono rinunciare in extremis anche al bolognese Taider per un problema al menisco riportato in allenamento. Sono le squadre che con il Camerun, orfano di Eto'o ma con il talento dello Schalke 04 Choupo-Moting, puntano ad alzare il trofeo. Ci sono poi tante mine vaganti, a cominciare dallo stesso Gabon che ospita la manifestazione, allenato dall'ex icona spagnola Camacho e con in campo stelle come Aubameyang e lo juventino Lemina che vogliono trascinare la propria nazionale più lontano possibile. Anche l'Egitto, il Ghana dei fratelli Ayew e il Marocco di Omar El Kaddouri e dello juventino Benatia possono giocarsi le proprie carte, mentre in coda alle preferenze degli allibratori ci sono l'esordiente Guinea-Bissau e lo Zimbabwe. Una curiosità: proprio la Guinea-Bissau ha tutti i 23 calciatori della rosa che militano all'estero, mentre nelle rose di Senegal, Marocco, Ghana e Costa d'Avorio un solo calciatore gioca in patria.
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