Cristiano Ronaldo, le accuse
di stupro fanno crollare la Juve in Borsa

Cristiano Ronaldo, le accuse di stupro fanno crollare la Juve in Borsa
di Pino Taormina
Venerdì 5 Ottobre 2018, 22:59 - Ultimo agg. 6 Ottobre, 12:47
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Il caso Ronaldo è esploso lunedì quando la polizia di Las Vegas ha annunciato di aver aperto una indagine sulle accuse mosse da Kathryn Mayorga, una ragazza di 34 anni, di aver subito una violenza sessuale da parte di CR7 la notte del 13 giugno 2009. Le accuse che arrivano dall’America puritana fanno tremare l’impero economico di Cristiano Ronaldo. Ma anche la Juventus. Non c’è ancora un processo, basta la denuncia per la presunta violenza sessuale che risalirebbe a nove anni fa per far precipitare il titolo del club bianconero giù del 9,92 per cento (il titolo è sceso del 25% circa dal 19 settembre a oggi). Un tonfo non di poco conto. Anche la Nike (che è, guarda caso, statunitense, quindi assai sensibile alle voci di queste ore), ha fatto sapere in una dichiarazione inviata all’agenzia di stampa Associated Press, di essere «profondamente preoccupata per le accuse inquietanti». Il colosso dell’abbigliamento sportivo è legato al fenomeno dal 2003 e nel 2016 ha rinsaldato il rapporto con un contratto «a vita» del valore di un miliardo di dollari. Un privilegio riservato soltanto ad altri due campioni dello sport come Michael Jordan e LeBron James.

L’IMPERO
Cristiano Ronaldo è terzo nella classifica degli atleti più pagati al mondo stilata da Forbes nel giugno 2018. Davanti a lui solo il pugile statunitense Floyd Mayweather e Leo Messi. L’eco delle accuse di violenza sessuale provenienti dal Nevada sta iniziando a turbare le numerose aziende che ricoprono d’oro il portoghese. Ma c’è anche la Juve in ansia: il club deve rientrare di un investimento complessivo vicino ai 300 milioni (100 milioni solo al Real Madrid) e sotto l’aspetto del marketing le conseguenze possono essere devastanti. In tanti in America pensano che si tratta della solita groupie, una fan invasata. Globalizzazione, media e social network hanno trasformato Cristiano nel brand di se stesso. Un’azienda vera e propria. Cristiano Ronaldo tra stipendio e sponsor incassa qualcosa come 88 milioni l’anno. Soldi spesi bene, calcola Hookit, il termometro dei valori dei brand sui social network visto che CR7 ha creato 500 milioni di valore per il marchio. La sua forza sono i social, di cui è influencer di punta: 132 milioni di fans su Facebook, 117 milioni su Instagram, 65 su Twitter. Sono contatti che valgono oro. Ronaldo guadagna da 80 mila euro per una foto postata a 320mila euro per un video. Così, in pochi passaggi e tanti click.

A RISCHIO
Non solo la Nike. Anche EA Sports, casa produttrice di Fifa 19, sulla cui copertina campeggia proprio la versione digitale di CR7, ha rilasciato questo comunicato di allarme: «Abbiamo visto il rapporto relativo alle accuse nei suoi confronti. Monitoriamo la situazione con attenzione, perché ci aspettiamo che i nostri atleti di copertina e ambasciatori mantengano sempre una condotta in linea con i valori di EA Sports».

 

AP riporta l’intenzione anche da parte di Save The Children di monitorare con grande attenzione gli sviluppi del caso. Lui, Ronaldo, è indignato. «Considero la violenza un crimine abietto, contrario a tutto ciò che sono e a ciò in cui credo. Non ho intenzione di alimentare lo show mediatico montato da persone che si vogliono promuovere a mie spese. La mia coscienza è pulita e mi consente di aspettare con tranquillità i risultati di ogni indagine», ha scritto il portoghese che avrebbe dato mandato all’avvocato David Chesnoff, noto per aver difeso in passato star dello sport e dello spettacolo.

LA DIFESA DELLA JUVE
La difesa è a spada tratta. E, ovviamente interessata. C’è la paura di finire in un baratro (economico e finanziario) e non solo per l’aspetto sportivo. «In questi mesi ha dimostrato la sua grande professionalità e serietà, apprezzata da tutti alla Juventus. Le vicende asseritamente risalenti a quasi 10 anni fa, non modificano questa opinione, condivisa da chiunque sia entrato in contatto con questo grande campione», scrive la Juve. Allegri lo conferma oggi con l’Udinese. «Io lo conosco da tre mesi e ciò che posso dire è che nei 15 anni di carriera ha mostrato grande professionalità e serietà dentro e fuori dal campo. È uno che si dedica molto al sociale e questo la dice tutta. È in ogni caso giusto che la società gli dia protezione in un momento delicato, ma lui ha talmente le spalle larghe che è concentrato per scendere in campo e fare bene». E sulla mancata convocazione del Portogallo. «Era già d’accordo. Non c’entra nulla questa vicenda».
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