Stupro, l'inchiesta si allarga:
CR7 rischia l'estradizione negli Usa

Stupro, l'inchiesta si allarga: CR7 rischia l'estradizione negli Usa
di Paola Del Vecchio
Mercoledì 10 Ottobre 2018, 07:30 - Ultimo agg. 13:23
4 Minuti di Lettura

MADRID - Nella sua Madeira natale, le hostess dell'aeroporto Cristiano Ronaldo non nascondono l'imbarazzo. Un conto è sentire annunciare a ogni atterraggio o decollo il nome del più celebre eroe moderno della nazione, altro è avere per emblema un tipo accusato di stupro e molestie da almeno tre donne e a rischio di estradizione negli Usa.
 
Lo sbarco alla Juve di Allegri doveva segnare l'inizio di una seconda vita da centravanti stellare per CR7, dopo essersi lasciato alle spalle le ombre della condanna per evasione fiscale a Madrid e le ruggini con Florentino Perez. Ha segnato invece l'inizio di un calvario, riavvampando lo scandalo mai sopito rivelato ad aprile sulle pagine dello Spiegel. Oltre alle accuse mosse dalla modella americana Kathryn Mayorga ci sarebbero altre tre vittime a puntare l'indice contro il campione, che dopo aver visto sfumare la seconda convocazione nella nazionale portoghese, dovrà rassegnarsi a perdere anche il pallone d'oro della Fifa. A rivelarlo al Sun è stata Leslie Stovall, la legale della Mayorga, che starebbe verificando nuove informazioni da consegnare alla polizia di Las Vegas. È il motivo per cui CR7 è volato ieri a Lisbona per incontrare i suoi avvocati. David Chesnoff anzitutto, il criminalista delle star di Hollywood, che ha già fra le mani la patata bollente di Harvey Weinstein. La modella americana Katrhryn Mayorga è decisa a portare il caso per presunta violenza fino alle ultime conseguenze e reclama un milione di risarcimento per i danni morali. A dispetto dei 375mila dollari già ottenuti nell'accordo extragiudiziale firmato nel 2009, per mettere a tacere la faccenda. Che invece si complica sempre più, dopo la riapertura del fascicolo dell'inchiesta penale, avviata sulla denuncia presentata all'indomani dell'incontro nell'hotel Palms Casino Resort di Las Vegas. Sarebbe corredata dai test medici che documentano il rapporto sodomita violento subito allora. Ma i media portoghesi parlano anche di prove sparite, come gli abiti indossati quella sera dalla Mayorga. Sta di fatto che il Tribunale del Nevada potrebbe arrivare a chiedere l'estradizione dell'attaccante della Juve che, se ritenuto colpevole, rischia almeno 15 anni di carcere. In questa ipotesi, Ronaldo sarebbe costretto a rientrare definitivamente in Portogallo, dove non vigono accordi di estradizione, e da là potrebbe essere chiamato a testimoniare in videoconferenza. E non si ferma intanto la caccia alle donne che potrebbero finire di inguaiare il fuoriclasse, già stato accusato nel 2005, ai tempi in cui giocava nella Premier con il Manchester. Furono due ventenni a denunciarlo per presunto stupro in un attico dell'hotel Sanderson di Londra. Sebbene, stando a quanto riferiva il Daily Mail, la polizia archiviò l'inchiesta per mancanza di prove e dopo la ritrattazione di una delle presunte vittime.

L'ultima grande e presunta accusatrice, secondo il Sun, la marocchina Ruby Rubacuori, al secolo Karima El Mahroug, ancora in attesa di giudizio per il terzo processo che la vede coinvolta nello scandalo che colpì Silvio Berlusconi, poi assolto dalle accuse di concussione e prostituzione minorile. I documenti portati in tribunale dalla Stovall citano un pagamento di 4mila euro per fare sesso con Karima, quando lei aveva 17 anni. Una circostanza che Ronaldo, all'epoca nel Real Madrid, aveva già negato. E che Paola Boccardi, la legale di Ruby, liquida come una fake new. «L'unica cosa che viene da pensare leggendo le notizie dai media è che facciano riferimento alle dichiarazioni da lei fatte da 17enne, alle quali ha già reso smentita nel corso della sua testimonianza in dibattimento 3 anni fa», rileva l'avvocato. A difendere Ronaldo è scesa in campo l'intera famiglia. La mamma Dolores, che ha postato in Fb una foto del figlio col costume di Superman e l'appello a condividerla e «a fare catena con lui per il Portogallo, per l'unione del popolo, per la giustizia». E la sorella Katia sui social: «Sembra una trappola perché ci sono cose che non hanno senso». Ma la macchina tritacarne va avanti. E a tremare, oltre alle azioni della Juve, è anche l'impero milionario costruito dal fuoriclasse a colpi di diritti d'immagine. Il gruppo alberghiero Pestana, che controlla i sei hotel a 5 stelle di proprietà di Ronaldo, ha invocato la presunzione d'innocenza. Ma la Nike, cui il calciatore è legato da un contratto di un miliardo di dollari fa sapere di essere «profondamente» preoccupata dalle accuse, mentre la E.A, Sport, secondo partner commerciale del fuoriclasse, assicura: «Monitoriamo la situazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA