Cristiano Ronaldo, la difesa è d'oro:
spesi 860mila euro per staff legale

Cristiano Ronaldo, la difesa è d'oro: spesi 860mila euro per staff legale
di Paola Del Vecchio
Lunedì 15 Ottobre 2018, 12:24 - Ultimo agg. 13:05
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MADRID Il maggiore conforto in questi giorni difficili gli viene da suo figlio Cristianinho, che a 8 anni emula i suoi prodigi in campo. Per mantenersi al riparo dalla tempesta provocata dal presunto stupro di cui la modella Kathryn Mayorga lo accusa, e che agita le cronache globali da settimane, Cristiano Ronaldo si rifugia nella famiglia. E mostra con orgoglio nelle reti sociali un video con i due superbi gol marcati dal piccolo Cristiano Ronaldo jr. nei colori bianconeri della Juventus sub-9.

MAXI SPESE
Sul piano legale, infatti, per papà CR7 c'è poco da stare allegri. Fra avvocati e principi del Foro di Los Angeles il fuoriclasse portoghese ha finora bruciato 860.000 euro in spese di difesa, come riferisce il sempre ben informato Correio de Manha. Un bel danno anche per chi incassa 47 milioni di dollari l'anno, 40 milioni di euro tondi, grazie ai contratti con gli sponsor, stando alle stime di Forbes. Ma è difficile definire quanto dell'impero economico del cinque volte Pallone d'oro, costruito sull'immagine lucidata dalle vittorie e dai gol, sia a rischio di crollo a causa dello scandalo a sfondo sessuale. MeToo, il movimento contro i predatori che ha ispirato la statunitense Kathryn Mayorga a muovere un'azione legale per ottenere una riparazione civile e morale, nove anni dopo i fatti del giugno 2009 allora tenuti dalla donna sotto silenzio in cambio di un accordo di confidenzialità per 375mila dollari - non dimentica.

FIFA E SPONSOR
La Fifa, dopo aver diffuso un comunicato («Speriamo che i nostri atleti di copertina e i nostri ambasciatori si comportino in consonanza con i valori della Fifa»), ha tolto l'immagine di CR7 dal videogioco Stella realizzato da EA Sports, così come il principale sponsor dell'asso, la Nike, mentre le azioni della Juventus sono crollate del 30% in pochi giorni. Secondo alcune stime, in caso di condanna Ronaldo vedrebbe andare in fumo gran parte delle entrate generate da 18 sponsorizzazioni pubblicitarie, dalla sua linea di abbigliamento e dalle entrate ottenute grazie alle reti sociali: in totale, almeno 1,2 miliardi di euro l'anno.

E' rimasto il solo orgoglio portoghese a proteggere gli interessi dell'eroe nazionale. I sei alberghi della sua marca CR7, fondati dal calciatore dal 2016, in società al 50% con il gruppo Pestana, resteranno aperti e manterranno le inaugurazioni programmate a Madeira, Lisbona, Madrid, Marrakech, Parigi e New York. Il gruppo difende la sua «presunzione di innocenza», almeno fino a prova contraria. «Cristiano Ronaldo è stato un socio esemplare e sicuramente continuerà a esserlo», ha rilevato José Roquette, responsabile dello sviluppo strategico, nella presentazione dei due hotel CR7 che apriranno in Calle Mayor e nella Gran Via di Madrid. E una lancia a favore del fenomeno lusitano l'ha spezzata il presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa: «Non cambio idea sul ruolo sportivo e nazionale avuto nella vita del nostro paese da chi oggi è coinvolto in vicende di giustizia. Esiste ed è una realtà. Lasciamo che sia fatta giustizia, per tirare poi le conclusioni».

Cristiano Ronaldo non baderà a spese né farà questioni di parcelle per provare la sua innocenza davanti alla giustizia nordamericana.

Ed è disposto a farsi interrogare, anche se per videoconferenza. Ma deve vedersela con due ossi duri, Larisa Drohobyczer e Leslie Mark Stovall, le due avvocatesse di Kathryn Mayorga, che respingono gli affondi della difesa dell'attaccante della Juve. In un comunicato, l'hanno sfidata a provare le accuse di «manipolazione e alterazione» dei documenti pubblicati a inizio ottobre da Der Spiegel, che rivelavano il patto di silenzio firmato nel 2009 dalla presunta vittima e dal calciatore.

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