Danimarca e Australia non vanno oltre l'1-1

Danimarca e Australia non vanno oltre l'1-1
Giovedì 21 Giugno 2018, 12:57 - Ultimo agg. 16:33
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Più Danimarca, certo, ma anche Australia, per cui il pareggio è inevitabile. In fin dei conti va bene agli scandinavi, in ottica quaificazione, non ai socceroos, che dovrebbero uscire. I biancorossi sono lontanissimi parenti della nazionale che dava spettacolo a Messico ’86, con Elkjaer, un anno prima campione d’Italia con il Verona, e anche della nazionale campione d’Europa nel ’92, da ripescata. C’è uno Schmeichel in porta, ieri come oggi, c’è un Jorgensen che non è l’ex Udinese e Fiorentina, ci sono Kjaer, già alla Roma.

I gialloverdi dell’olandese van Marwijk non sono male, anche loro non sono ai livelli di Bresciano e compagni, vicini ai rigori contro l’Italia, nel 2006.La partita piace, come molte del mondiale, si gioca al meglio e alla morte, anche con l’inserimento da metà ripresa di Cornelius, attaccante dell’Atalanta.
 
I danesi trovano il gol all’8’, dopo una palla gol oceanica. Sisto lancia in area Jorgensen, controllo, cross di esterno destro per Eriksen e gran sinistro di controbalzo sotto la traversa. Sisto prova il raddoppio, Rogic e Leckie mancano il pari. Arrivato al 37’ su rigore, braccio largo di Poulsen sul colpo di testa di Leckie. La segnazionale è del var, segna Jedinak. Poi Ryan sfiora l’autorete su punizione di Eriksen.

Sisto e l’australiano Mooy incidono anche nella ripresa, come Rogic e Leckie. Entra anche l’iraniano Arzani, classe ’99, il più giovane del mondiale, protagonista nel campionato australiano.

A Samara la squadra di Hareide si fa irretire dagli aussie, nonostante l’infortunio alla spalla di Nabbout. La Danimarca dovrebbe passare per seconda, l’Australia potrebbe salvare l’onore con il terzo posto.

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