Figc, il dribbling di Abodi:
«Senza unità non sono disponibile»

Figc, il dribbling di Abodi: «Senza unità non sono disponibile»
Martedì 18 Settembre 2018, 11:13 - Ultimo agg. 11:19
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«Una mia candidatura a presidente della Federcalcio? Se devo dire la verità ho letto solo cose sui giornali, anche gratificanti, ma non c'è mai stata interlocuzione con i soggetti interessati. Se il presupposto è quello di favorire una candidatura la più ampia possibile, se non addirittura totalitaria, per quanto mi riguarda il tema non si pone». Il presidente dell'Istituto per il credito sportivo, Andrea Abodi, allontana così la possibilità di una sua candidatura alla presidenza della prossima Figc. «Io sono stato coinvolto mio malgrado - spiega a margine del workshop 'L'ecosistema dello sport' alla Luiss di Roma - perché non ho alzato io il dito. C'è un impegno rilevante e bisogna fare le cose una alla volta. Ho una responsabilità istituzionale all'Ics, e conosco bene la differenza tra i ruoli».

Per quanto riguarda l'attuale momento che si sta respirando a via Allegri, Abodi ammonisce: «Mi sembra evidente - osserva l'ex presidente della Lega di B - che ci sia la necessità di superare velocemente la fase di commissariamento, che ha prodotto effetti oggettivamente negativi. Io mi sarei aspettato un'armonia ritrovata ed è evidente che la cronaca di questi tre mesi, per tutta una serie di ragioni tra cui ha contribuito pesantemente la giustizia sportiva, ha portato a ulteriori lacerazioni». «L'auspicio, per quanto mi riguarda, da osservatore esterno e interessato - conclude Abodi - è che si ragioni nella logica dei comuni interessi tra mondi diversi tra loro. Serve la ricerca di un punto di equilibrio il più ampio possibile e tenendo conto della locomotiva della Serie A. Quindi che le maggioranze vedano la Serie A come contribuzione non solo di voti ma anche di idee».
 
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