Figc, Fabbricini risponde a Nicchi:
«Arbitri fuori dalla politica»

Figc, Fabbricini risponde a Nicchi: «Arbitri fuori dalla politica»
di Redazione Sport
Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:19 - Ultimo agg. 19:57
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«A Nicchi ho manifestato il mio grande apprezzamento alla classe arbitrale, però ho detto che gli arbitri sono i guardiani del tempio, ma anche che devono stare fuori da ogni aspetto politico. Ma l'argomento dei pesi elettorali oggi non è stato toccato». Lo ha detto il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, alla conferenza stampa seguita all'incontro con le componenti avvenuto alla sede della Federcalcio in via Allegri.

Sul tema del rischio di perdita del 2% del peso elettorale dell'Associazione italiana arbitri, seguito all'approvazione dei principi informatori da parte del Coni, Fabbricini ha spiegato: «La Figc non è estranea al mondo del Coni e non può non riconoscere i dettami del Coni, quindi anche i principi informatori - le sue parole - stiamo aspettando che siano completati, la Figc si atterrà ai principi informatori del Coni. Vogliamo ricordare al mondo del calcio che il Coni è il faro che indica la strada e ancora più in alto c'è il Cio, a quelle due identità noi facciamo riferimento». Dall'incontro di oggi, il presidente dell'Aia non ha voluto rilasciare dichiarazioni al riguardo: «Non ci sono posizioni dell'Aia. L'associazione si sente parte integrante della Figc», ha specificato Fabbricini.

«C'è massima convergenza ad aprile alle seconde squadre, come succede nei massimi campionati europei.
Possiamo dire che è una piccola riforma già di fatto varata, ma prima di renderla effettiva occorrono approfondimenti normativi sulle regole e bisogna affrontare problemi legati a impiantistica». Così il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, al termine della riunione con le componenti svoltesi in via Allegri. «Aic, Lega serie A e Lega di B e LegaPro hanno una convergenza forte su questo argomento. L'idea è partire proprio dalla Lega Pro e cercare di farlo già nel 2018/19», ha proseguito Fabbricini. «C'è da risolvere delle questioni ma credo che potremo essere pronti perché la la volontà di procedere accomuna tutti».
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