Fiorentina-Samp, 3-3 spettacolo:
che show Muriel e Quagliarella

Fiorentina-Samp, 3-3 spettacolo: che show Muriel e Quagliarella
Domenica 20 Gennaio 2019, 12:32 - Ultimo agg. 17:51
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Partita a flipper, emozioni, gol, azioni a ripetizione. E’ finita 3-3 al Franchi. Sono stati due grandi attaccanti come Muriel e Quagliarella a dimostrare che il calcio ha bisogno sempre di protagonisti importanti. Due perle del colombiano, la seconda una sgassata di 60 metri e gol bellissimo, e altrettante di Quagliarella che ha raggiunto Montella a quota 141 reti in A e soprattutto è ad una sola partita dal record di Batistuta, quello delle 11 segnature consecutive. Il capitano blucerchiato ha realizzato prima su rigore e dopo su azione, resistendo ad un fallo da penalty di Milenkovic e bucando chirurgicamente Lafont. Le altre firme della gara sono state di Ramirez su punizione e di Pezzella che al minuto 48 della partita ha riacciuffato la Samp. Una sconfitta sarebbe stata una punizione troppa grande per i viola che anche 10 contro 11 - sì perché al 39’ del primo tempo hanno perso Edimilson per doppio giallo - hanno giocato molto meglio della Samp: una sfida quasi a senso unico, quantomeno sul piano della volontà di attaccare e creare. 

La Fiorentina è partita subito bene, macinando gioco e occasioni. Una sorta di 4-2-3-1 con Muriel vicino a Simeone. La palla girava sui piedi dei viola, mentre la Samp stava a guardare. Il difetto della Fiorentina è endemico: deve fabbricare occasioni in serie per arrivare ad un gol. E così dopo gli errori di Edimilson e Chiesa e un paio di palle create da Muriel e non sfruttate davanti ad Audero, oltre alla classica chance divorata da Simeone, è giunto il centro di Muriel, uno degli ex in campo. Proprio a Genova il colombiano aveva giocato due stagioni fa l’ultima volta in Italia (realizzando complessivamente 13 gol al fianco di Quagliarella). La Fiorentina è passata in vantaggio attaccando a sinistra, un fianco che aveva già perforato in precedenza: stavolta, però, è stata esagerata grazie alla collaborazione della Samp che ha lasciato cinquanta metri di campo liberi. Muriel è partito da metà campo solo, in prossimità dell’area ha aggirato Tonelli e di sinistro ha anticipato l’intervento di Andersen, realizzando una rete bellissima. 

I viola avevano la partita in pugno, ma non l’hanno stretta: Edimilson, che aveva giocato benissimo fino a quel momento, non si è ricordato di avere già un giallo sulle spalle: è entrato duro su Ramirez sotto gli occhi dell’arbitro ed è stato giustamente espulso. Poco dopo su un punizione contestata dai viola Ramirez ha trovato il pari. Polemiche anche sull’ultima azione del primo tempo con Veretout steso da Tonelli al limite, ma Di Bello non ha fischiato. L’uscita dal campo verso gli spogliatoi è stata abbastanza concitata. La sua direzione di gara non è stata sufficiente, ha contribuito con alcune scelte sbagliate a innervosire tutti. 
Il merito dei viola è stato proprio quello di non disunirsi e di continuare a cercare la vittoria pur essendo con un uomo in meno. Pioli ha messo dentro Dabo per Simeone, irrobustendo la mediana, mentre Giampaolo ha tolto un nervoso Ramirez che aveva rischiato l’espulsione ed ha inserito Saponara. Quindi è stato il turno di Defrel per Caprari. Il talento di Muriel, però è esploso ancora: con una lunga cavalcata ha segnato ancora di destro, costringendo il Franchi a sciogliersi in un applauso da brividi. Giampaolo ha buttato in partita anche Gabbiadini (per Jankto) arrivato ora dal mercato ed è passato al 4-2-3-1. Quello è stato il frangente più delicato per i viola che hanno provato a resistere all’assalto, ma Hugo, uno dei migliori fino ad allora, ha schiaffeggiato il pallone in area con un colpo da tennista… Quagliarella dal dischetto ha fatto il 2-2. Pochi attimi e Gabbiadini ha servito Quagliarella spalle alla porta, ma l’attaccane si è girato, ha resistito a Milenkovic e ha segnato di nuovo. Per i viola sembrava finita, ma non è stato così: punizione di Veretout allo scadere, tocco per Chiesa, cross, deviazione di testa di Andersen e sulla linea di porta la rete di Pezzella. Un pareggio ad alto contenuto adrenalico. 

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