Il Bari consegnato a De Laurentiis: «Scalata rapida verso la serie A, cambiamo le regole della multiproprietà»

Il Bari consegnato a De Laurentiis: «Scalata rapida verso la serie A, cambiamo le regole della multiproprietà»
di Bruno Majorano
Mercoledì 1 Agosto 2018, 12:29 - Ultimo agg. 22:46
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Inviato a Bari

«State tranquilli, il Bari non sarà un’appendice del Napoli». Aurelio De Laurentiis ci ha messo poco a fugare ogni dubbio. «Della squadra si occuperà anche mio figlio Luigi. Ci abbiamo messo la faccia, Napoli e Bari saranno due realtà parallele». Il già patron azzurro ha ricevuto in camera consiliare questa mattina dal sindaco Decaro le chiavi del nuovo Bari calcio che nasce ufficialmente il 1 agosto, un po’ come il Napoli che prese in corsa quattordici anni fa. 

 


«Ho pensato al Bari perché immagino un grande Sud. Questa è una grande piazza, in una terra magnifica che a volte non sappiamo sfruttare. Volevo una squadra inglese, poi ho pensato a Portogallo o Belgio, alla fine mi son detto che poteva essere una squadra del meridione. Un titolo per questo film? Il gladiatore. Al mio segnale scatenate l’inferno». 
 
 

De Laurentiis fa da protagonista e lascia da parte per un attimo qualsiasi risposta del pubblico napoletano. «Le chiamate ricevute da Napoli sono state solo per complimentarsi con me. Non posso preoccuparmi di pochi dissidenti che contestano», ha detto sugli striscioni apparsi nelle ultime ore in città. Ma c’è tanta curiosità intorno al nuovo Bari che sta nascendo. «Stamattina ho chiamato tutti, da mio figlio a Giuntoli, persino Sacchi. Ho sentito Reja, gli ho detto che lo voglio come consigliere di questo progetto. Ho già trovato l’uomo giusto per il vivaio: sarà Filippo Galli».​

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