Il Bologna centra la salvezza:
avvincente 3-3 con la Lazio

Il Bologna centra la salvezza: avvincente 3-3 con la Lazio
Lunedì 20 Maggio 2019, 18:06 - Ultimo agg. 21 Maggio, 09:25
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Pioggia e sole. Ragione e sentimento. Un lungo abbraccio per non dirsi addio. Inzaghi applaude le immagini dei gol che scorrono sui maxischermi. Lulic alza di nuovo la Coppa Italia al cielo di Roma. E’ festa. Sì, ma con quel retrogusto di malinconia. Cantano forti i tifosi laziali quasi a voler scacciare via i brutti pensieri. Eh già perché la sfida contro il Bologna, finita 3-3 (rossoblù salvi), è solo un contorno. Inutile nasconderlo le attenzioni sono tutte per Inzaghi e il suo futuro. Gli occhi dei tifosi lo seguono, sperando in un cenno. Un qualcosa a cui aggrapparsi. Vorrebbero sentirsi dire «resto a vita». 
 


PENSIERI E PAROLE
Il ds Tare prima del fischio d’inizio prova a mettere la parola fine sulla querelle: «Non c'è nessuna discussione da fare, ci sono momenti di riflessione. Domenica abbiamo pranzato insieme, siamo stati molto bene, anche con il presidente. Nei prossimi giorni ci siederemo per fare un bel passo in avanti. La Juve su di lui? Non posso rispondere io (ride, ndr). Non mi sono mai fatto questa domanda. Se ho in mente profili alternativi? Insistiamo sulla stessa cosa, magari volete voi che vada, per noi deve restare, perché è un laziale dalla testa ai piedi. Siamo stati chiari sia io sia il presidente e penso che anche Inzaghi voglia la stessa cosa. Nei prossimi giorni ci incontriamo». S’incontreranno mercoledì. Al di là delle belle parole bisogna sedersi a parlare. Inzaghi dopo il successo in Coppa Italia ha acquisito più forza contrattuale. Merito anche delle attenzione della Juventus degli amici Paratici e Nedved. 

RICHIESTE E ULTIMATUM
Simone vuole un ritocco dell’ingaggio e garanzie sul prossimo mercato. Bisognerà trovare un punto d’incontro. Lotito e Tare sono disposti ad aspettare ma non troppo.Un “ultimatum” è stato dato al tecnico che ha tempo fino al 3 giugno. La società biancoceleste non starà a guardare. Di nomi in ballo ce ne sono diversi a cominciare dal rivale di ieri: Mihajlovic. Piace molto a Lotito, molto meno al ds Tare. Lo omaggia anche la Nord: punizione dal limite per la Lazio e via al coro: «E se tira Sinisa è gol». Lui risponde battendosi la mano sul cuore. Il feeling c’è. Poi ci sono i vari Giampaolo, De Zerbi, Liverani e la new entry Terim. In realtà il nome del tecnico turco è stato accostato già in passato. Si vedrà. Al momento la certezza resta Inzaghi. . 

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