Insulti antisemiti,
​deferita la Lazio non Lotito

Insulti antisemiti, deferita la Lazio non Lotito
di Redazione Sport
Martedì 14 Novembre 2017, 13:01 - Ultimo agg. 14:10
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La Procura della Federcalcio ha deferito al Tribunale Federale Nazionale la Lazio per l'affissione, da parte di alcuni suoi tifosi, all'interno della Curva Sud dello Stadio Olimpico di diversi adesivi con l'effige di Anna Frank con una maglietta della Roma in occasione della partita con il Cagliari dello scorso 22 ottobre. Lo rende noto la stessa Procura Federale in una nota.

«Il Procuratore Federale ed il Procuratore Federale Aggiunto, espletata l'attività inquirente ed all'esito della notificazione della comunicazione di chiusura delle indagini, hanno deferito dinanzi al Tribunale Federale Nazionale - Sezione Disciplinare la società Lazio per avere, in occasione della gara Lazio-Cagliari del 22.10.2017,valevole per il campionato di serie A della stagione sportiva 2017 - 2018, consentito ad alcuni tifosi della Lazio, in relazione ai quali sono in corso indagini dell'autorità giudiziaria Ordinaria, l'introduzione e l'affissione all'interno della Curva Sud dello Stadio Olimpico di diversi adesivi, riportanti l'effige della nota bambina ebrea Anna Frank, indossante una maglietta della Roma, dal chiaro intento antisemita, costituente comportamento discriminatorio». «La loro affissione nei luoghi appena specificati è stata qualificata dagli Organi di Pubblica Sicurezza come un episodio dal valore simbolico e chiaramente antisemita dei predetti adesivi, offensivi per il tenore e l'incitazione all'odio razziale, richiamando l'attenzione dei media suscitando vive proteste della comunità ebraica», conclude il comunicato della Procura.

LOTITO VERSO ARCHIVIAZIONE
Proposta invece, e trasmessa alla procura del Coni per le valutazioni del caso, l'archiviazione per il presidente del club, Claudio Lotito, per l'escamotage del passaggio dei tifosi della curva Nord, squalificata, in Sud.
A Lotito il capo della Procura della Federcalcio aveva inizialmente contestato la violazione del'articolo 1 bis del codice di giustizia sportiva, quello sull'obbligo di lealtà sportiva.
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