Lisandro Lopez si prende l'Inter:
«Un sogno, andiamo in Champions»

Lisandro Lopez si prende l'Inter: «Un sogno, andiamo in Champions»
di Salvatore Riggio
Giovedì 18 Gennaio 2018, 14:59 - Ultimo agg. 15:03
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«Sono felice di essere qui, è uno dei club migliori al mondo». Lisandro Lopez è pronto a iniziare la sua avventura all’Inter, con la maglia numero 2. E con un sogno: «Speriamo di qualificarci in Champions».
 
Inter. «Ero felice quando mi hanno cercato, speravo che questo sogno si realizzasse. Ed è stato così. È uno dei club migliori al mondo».
 
Sensazioni. «Sono molto contento in questi pochi giorni, c’è grande umiltà, tutti sono giocatori importanti. Mi sento in una bellissima famiglia e sono orgoglioso».
 
Modello difensore. «Sin da piccolo ho avuto due idoli. Demichelis e Samuel, pilastro della difesa. Aveva grande grinta e spirito di sacrificio, molto forte».
 
Numero di maglia. «Perché ho scelto la 2? Perché è un numero che mi accompagna da tanti anni, mi è sempre andata bene e l’ho tenuta».
 
Qualità. «Mi considero piuttosto rapido, cerco di giocare sempre il pallone. Sono forte nel gioco aereo».
 
Obiettivi. «Voglio aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi, non siamo lontani dal primo posto e speriamo di qualificarci in Champions League».

Difesa a tre o a quattro. «Non ho problemi in un modulo o nell’altro, ho giocato tanto a tre e a quattro».
 
San Siro. «Non vedo l’ora di giocarci, aspetto questo momento. Siamo tutti concentrati, remiamo tutti verso la stessa direzione. Speriamo che domenica sia un giorno importante».
 
Soprannome. «Licia, tutti i Lisandro in Argentina da piccoli vengono chiamati così. A Santa Fé mi hanno sempre chiamato Lici, poi da calciatore Licia».
 
Icardi. «Mi ha presentato alla squadra, è una persona eccellente ed è un fenomeno».
 
Aneddoti. «Il giocatore più difficile che ho affrontato? Messi, ma anche Cristiano Ronaldo e Neymar».  
 
Julio Cesar. «Al Benfica ho giocato con lui. È un amico, un fenomeno. Gli voglio molto bene, mi ha aiutato molto al Benfica, mi ha dato tanti consigli. È un fenomeno assoluto, tra i migliori giocatori che ho conosciuto».
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