Italia, l'orgoglio di Quagliarella:
«È l'ultima occasione da sfruttare»

Italia, l'orgoglio di Quagliarella: «È l'ultima occasione da sfruttare»
di Mario Tenerani
Giovedì 21 Marzo 2019, 16:54 - Ultimo agg. 18:21
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“Sto vivendo con grande entusiasmo, ma anche con molta serenita”. Quagliarella a Rai Sport, a ruota libera. E’ il ‘vecchietto’ di Mancini che continua a regalare gioie ai tifosi della Samp e a quelli della Nazionale, visto che è rientrato nel giro. E’ Fabio il capocannoniere del campionato con 21 reti, davanti anche a sua maestà Cristiano Ronaldo. Lo vedi passeggiare per Coverciano e capisci che la forza del nervi distesi, nel calcio, come nella vita, se non è tutto poco ci manca. “Ho un’eta’ in cui anche le emozioni, tra virgolette, le gestisci, quindi tutto molto bello, nel senso che mi fa molto piacere stare qua. Mi sa fra l’altro che sono il piu’ vecchio, poi sono tutti ragazzini, ma forti… Quindi per me è un piacere essere qui. Più passi il tempo e più pensi che non ci siano altre occasioni perché il tempo va avanti. Ed invece sto ancora cercando di ritagliarmi il mio spazio”. 




L’azzurro ha sempre un sapore particolare: “Quando si viene in Nazionale è sempre bello perché comunque sbarchi in un ambiente sano. Normale che ci sono le pressioni ma ho sempre vissuto tutto serenamente, e a me piace molto questo ambiente, ed allo stesso tempo hai come compagni giocatori che solitamente hai come avversari, ma qui frequenti nel quotidiano ed apprezzi ancora di più”.  

Questa chiamata in Nazionale non va interpretata come un contentino perché lei la merita, come ha detto anche Marco Giampaolo. Che dice?

“Sono d’accordo col mio allenatore, ma credo che sia lo stesso pensiero del c.t.. Questa è la Nazionale, non c’è bisogno di dare premi. Mancini se chiama dei giocatori è perché pensa che possano dare una grande mano. Io sono assolutamente a disposizione”.

E’ orgoglioso che la Nazionale abbia ancora bisogno di Quagliarella? 

“Sicuramente. Essere chiamati è una bella soddisfazione. E’ normale che io navighi a vista, ed è giusto che sia così”

Pronto a scendere in campo contro la Finlandia?

“Certo, se il ct mi dovesse chiamare in causa…”

Cosa la colpisce di questo gruppo formato da tanti giovani?

“Sono tutti forti e quindi hanno grande personalita’, questa è una cosa molto positiva per il calcio italiano. Darà benefici in futuro alla Nazionale italiana. Sono tutti bravi ragazzi, anche se sono giovani sono dei veri professionisti. Sono giovani diversi da come eravamo noi pero’ non è anche colpa loro perché comunque la società è così al mondo d’oggi. Dobbiamo essere noi, quelli un po' più grandi, a capire le loro condizioni ed al tempo stesso fargli capire anche che determinate cose vanno fatte e dette e bisogna rispettare le regole”

Come vive questo tuo ballottaggio con Immobile?

“Non so se ci sia un ballottaggio pero’ siamo tanti attaccanti, siamo qui tutti a disposizione e sappiamo che può giocare chiunque. Siamo tutti sulla stessa barca”.

Lei sta segnando tanti gol ed il problema di questa Nazionale è che segna pochissimo

“La squadra comunque crea tantissimo, questo è un fattore molto positivo. C’è poi anche tanta casualità: ci sono periodi dove non riesci a fare gol, ma noi attaccanti sappiamo che ci sono questi momenti e viviamo questo con il massimo della serenità. Ovviamente c’è bisogno dei nostri gol, ma siamo qui apposta. Non è un bel dato che si segni poco in Nazionale, siamo tutti consapevoli che per le occasioni che creiamo dovremmo segnare di più”.

Prometterebbe gol se se entrasse in campo?

“No, assolutamente. Mai fatto promesse. Qui siamo tutti consapevoli che dobbiamo fare di più”.

Mancini c.t. come è?

“Mi ha dato l’impressione di essere molto tranquillo, anche nelle cose che spiega ci fa capire i concetti con la massima serenità. Sappiamo quello che dobbiamo fare. Lui essendo stato un grandissimo giocatore sa come vanno certe cose e quindi ci lascia sereni, e credo che questo sia una molto positivo”.

Vi allenate solo una volta al giorno, il c.t. vi vuole più tranquilli?

“Tanti giocatori vengono da tante partite, con le coppe, e quindi un allenatore deve valutare tante cose. Lui valuta così, nella speranza di essere al top quando giocheremo”.

Cosa cambierebbe con i giovani di questo gruppo?

“L’età… A parte gli scherzi non cambierei niente, anche io sono stato giovane”.

Che effetto fa essere definito l’uomo del campionato visto che ha segnato già 21 gol?

“E’una bellissima cosa ma non mi soffermo troppo a pensare anche perché le partite arrivano, il tempo passa, e quando è finita una gara sai che dal lunedì è già tutto resettato, quel che fatto è fatto. Io ho questa capacita’ nel bene e nel male: riesco a cancellare tutto perché so che la domenica dopo siamo valutati di nuovo. Quindi vivo tutto con serenità”

Ripensa ogni tanto alla storia dello stalker?

“Ci penso. Quando l’altro giorno eravamo 4-5 in camera sono tornato su questo argomento giusto perché qualcuno mi ha chiesto lo stato d’animo, e mi ha domandato come facevo ad allenarmi. Io ho detto che allenavo il fisico, ma la mente era da tutt’altra parte. E’ un capitolo che fa parte della mia vita ed ha lasciato sicuramente cicatrici importanti pero’ come ho continuato ad andare dritto per la mia strada. E adesso racconto tutto con massima tranquillità, ma questa vicenda ha segnato me e la mia famiglia”

Cosa ha detto ai compagni di Nazionale che hanno chiesto di parlare di questo episodio?

“Ognuno di noi aveva la propria storia e ognuno di noi aveva vissuto dei periodi particolari e quindi ognuno ha raccontato la sua storia. Io poi la sera ho fatto un po' fatica, la notte ho sognato cose un po' strane perché anche gli argomenti dei miei compagni erano un po' pesanti. Ci siamo detti alla fine: da domani sera parliamo di cose belle perché è meglio…”. 

Questa storia dello stalker  puo’ aver dato una rabbia in piu’?
“Mi ha tolto più che darmi rabbia. In quegli anni della mia carriera questa storia aveva un peso per me non indifferente pero’ mi ha fatto crescere sempre. Mi ha stimolato a  crederci sempre ed ad andare avanti per la mia strada, senza ascoltare quello che la gente può dire dall’esterno non sapendo. Ho sempre lavorato su me stesso”

Il Napoli è un rimpianto per lei?

“E’ stata una squadra con cui è finita troppo presto. Non c’è stato il tempo di divertirsi. Purtroppo la vita è fatta anche di cose che arrivano e noi non sappiamo neanche ciò che ci succede. Bisogna andare avanti e non guardarsi troppo indietro”.

Come si vive a Genova?

“Benissimo. Io sto da favola: società, tifosi, squadra, città, mare, va tutto benissimo”

Dove lo vede il suo futuro?

“E’la Samp, finche’ non mi cacciano sto lì”

Con chi fa gruppo in Nazionale?

“Si ride, si scherza e si parla con tutti. Ovviamente ho un po' più di rapporto con i più grandi e con cui ho già giocato assieme: Chiellini, Bonucci, Sirugu, Perin e Verratti”.

Chiellini che capitano è?

“E’un ragazzo eccezionale, un professionista serio, in campo poi da’ tutto. E’ uno di quei giocatori che basta guardarlo come si allena e come affronta le partite per capire com’è”

Vialli potrebbe diventare il neo presidente della Sampdoria… 

“Sinceramente di queste cose non so assolutamente nulla. Leggo…  Vialli nella Samp ha fatto la storia, quindi credo che per i tifosi sia una cosa straordinaria pero’ ripeto io non so nulla, con il presidente Ferrero ho un grandissimo rapporto e non posso parlare di lui”

Ma se dovesse arrivare Vialli che effetto le farebbe?

“Sicuramente per la piazza, ma anche per me, Gianluca Vialli sarebbe una figura importante. Stiamo parlando di cose pero’ di cui per ora non so assolutamente nulla”

Mancini cerca un numero 9 in Nazionale…

“Prima c’era l’imbarazzo di giocatori che facevano trenta gol al campionato. Gli attaccanti ci sono, normale che ci sia bisogno di tempo. In Nazionale non ce n’è tanto di tempo,  ma ci sono giocatori che comunque hanno qualità per fare gol in tutte le partite. La serenità poi è tutto perché si ti fai prendere dall’ansia diventa un problema”.

Che ne pensi delle esultanze come quelle di Cristiano Ronaldo?

“Io dico sempre che se uno può deve evitare, ma quando sei in campo, l’adrenalina… In quella partita lì e’ normale che non sei connesso e fai delle cose… Ci sono stati gesti peggiori nel calcio, purtroppo noi che siamo da esempio dovremmo cercare di evitare certe cose”.

E’ pronto per la Finlandia?

“Tutti lo siamo, non solo io. Sono pronto per la Nazionale così come i miei compagni”.
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