Juve, Allegri duro con Dybala:
«Ritrovi la condizione fisica»

Juve, Allegri duro con Dybala: «Ritrovi la condizione fisica»
Sabato 15 Settembre 2018, 12:53 - Ultimo agg. 17:09
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L’anno scorso è partito con il botto:  5 reti dopo 3 giornate. Oggi Paulo Dybala è un talento di difficile collocazione negli 11 titolari di Max Allegri, e contro il Sassuolo va verso la terza panchina consecutiva, dopo poco più di mezz’ora in campo con la maglia dell’Argentina. L’allenatore della Juventus va dritto al punto della questione: “Sono molto contento di come Paulo è entrato in campo contro il Parma, con un approccio diverso. Ma si deve allenare per trovare la condizione ottimale. Ho una rosa importante con giocatori tecnici, qualcuno dovrà stare fuori ma le partite si giocano in 14. Nelle ultime due Dybala non ha giocato perchè ho fatto delle scelte tecniche e di formazione. Nessuno mette in discussione le sue qualità, ma io posso farne giocare solo 11 più 3. Paulo deve ritrovare la maglia da titolare lavorando in campo, come tutti. Ma non mettiamogli troppe pressioni addosso: se domani gioca e non fa una buona prestazione lo massacrate. Io devo capire quando è il momento giusto in cui non rischia di essere massacrato”. Il Sassuolo rischia di diventare l’ennesima partita senza Dybala ma la prima di Cristiano Ronaldo in gol. “E’ uno scontro diretto, loro hanno entusiasmo e bravi giocatori. De Zerbi è uno dei più giovani, le sue squadre giocano e costruiscono.
Fino ad ora tutti aspettavano Ronaldo e ha segnato Mandzukic, domani credo si sbloccherà è segnerà. Matuidi, Mandzukic e Szczesny giocano, Khedira in dubbio, Chiellini in difesa è il più indiziato per un turno di riposo. Emre Can? Potrebbe essere la sua prima da titolare. Pjanic difficilmente giocherà, devo capire se mettere Khedira oppure Bentancur”. Il calcio italiano è da cambiare. “Mancini ha iniziato un lavoro e ci vuole pazienza, fiducia e soprattutto equilibrio. Per andare avanti ogni tanto bisogna fare qualche passo indietro, quello che c'è stato negli ultimi 40 anni non è tutto da buttare. C'è una metodologia che va un pochino rivista anche a livello di educatori e scuole calcio. Troppo facile dire  che i giocatori non escono. Come se all'università non si laureasse nessuno, allora forse qualcuno non insegna”. Il Sarrismo imperversa, ma Max non è geloso. “Allegrismo? Non deve entrare nei vocabolari. Mi piacerebbe si riscoprisse il piacere di giocare a calcio. Noi abbiamo Fagioli, un 2001, è un piacere vederlo giocare, conosce il calcio e I tempi di gioco. Sarebbe bello guardare alle cose semplici: stop, passaggio e il resto”.
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