Juventus, rimonta e crollo:
l'incubo di Cardiff non è svanito

Juventus, rimonta e crollo: l'incubo di Cardiff non è svanito
di Benedetto Saccà
Domenica 13 Agosto 2017, 23:09 - Ultimo agg. 23:12
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No, l’incubo non è svanito. La Juventus di Max Allegri ha cominciato il cammino nella nuova stagione esattamente come aveva concluso il percorso nella precedente. Perdendo. Perdendo una finale. Lo sappiamo, a giugno aveva lasciato il trionfo della Champions al Real Madrid nella finale di Cardiff. Questa sera, invece, ha chinato la testa al passaggio della Lazio nella notte della Supercoppa.

Dunque i fantasmi di Cardiff ancora abitano lo spogliatoio bianconero. Tra l’altro, va annotato, la partenza e i saluti di Bonucci hanno allargato un vuoto smisurato nel cuore della difesa. È una crepa che va strisciando lungo la parete dei campioni d'Italia. Rimpiazzare Bonucci, del resto, non è un gesto che si inventa in una sera – e neppure in un’estate. Sostituire Bonucci, evidentemente, significa indovinare la ricetta di un nuovo sistema di gioco; o la strada di una differente soluzione tattica.

Eppure. Eppure, proprio come a Cardiff, la Juventus ha cominciato la partita con eleganza, declinando ottime trame, mostrandosi perfino spettacolare nel volo sulle ali di Dybala. Per la verità l’andare leggero del talento argentino ha regalato, a lungo, tonnellate di speranze. Con lo sgocciolare dei minuti, però, i bianconeri hanno imbarcato acqua sorprendentemente: e senza riuscire a reagire. Hanno colmato un doppio svantaggio, addirittura, è vero: ma, proprio come a Cardiff, hanno ceduto. Di colpo. Di botto. Un rumore sordo. Come una spaccatura: forse nella mente o probabilmente sul piano tattico.
No, l’incubo non è svanito. Non ancora – almeno.
 
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