Lasciamo in pace
​il genio Messi

di Francesco De Core
Sabato 23 Giugno 2018, 08:42 - Ultimo agg. 09:51
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Francesco de Core Lasciate in pace Messi. Sì, basta, non tormentatelo più. Fategli saggiare (anche) la vita che rallenta, che si specchia nel mondo rannicchiato tra delusione e tristezza, un esistere che non va solo d’istinto a strappi, intuizioni, guizzi. Fategli vivere una vita da uomo, non da automa. Messi non è e non sarà mai Maradona; Messi è e sarà per sempre diverso da Ronaldo. Messi è Messi anche quando ha lo sguardo perso nel vuoto cosmico che nulla riesce a riempire, non la gloria, non il denaro; è la pulce che ogni cosa ha vinto con il Barcellona ma che nulla, finora, ha saputo scrivere sul libro di storia epica dell’Argentina.

Lasciamolo respirare, non chiediamogli quello che non può darci, ossia il carisma oltre le magie. Diceva Camus, scrittore che ha appreso dal calcio il senso dell’etica: «Non voglio essere un genio, ho già problemi a sufficienza cercando di essere solo un uomo». Non distruggiamo Messi nel suo perimetro d’umanità. Lo sentiremo più vicino a noi nelle debolezze, che ci appartengono in egual misura come il pianto di Neymar, piuttosto che nella bellezza dei suoi gesti, inarrivabili come le pennellate di Velázquez.
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