Lazio, Inzaghi non si nasconde:
«Siamo attrezzati per la Champions»

Lazio, Inzaghi non si nasconde: «Siamo attrezzati per la Champions»
Sabato 24 Agosto 2019, 16:06 - Ultimo agg. 19:45
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Dubbio in regia e ambizioni da Champions. Simone Inzaghi è carico alla vigilia della trasferta con la Sampdoria, prima gara del campionato di Serie A. Il tecnico della Lazio, in conferenza stampa nel centro sportivo di Formello, fa il punto della situazione sugli infortunati, sul mercato e sul momento che sta vivendo la squadra: 

Prospettive. «Quello che è stato in questi tre anni è passato. Abbiamo fatto grandi cose, con vittorie e piazzamenti, dobbiamo cercare di migliorare la classifica finale arrivando in Champions League. Non dobbiamo guardarci indietro. I ragazzi sanno che siamo la squadra che ha vinto di più dopo la Juve. Tutti i campionati sono diversi. Vogliamo migliorarci, sappiamo che anche le squadre medie si sono rinforzate».

Mercato. «Sono molto soddisfatto per la squadra che ho e per come si è allenata. Ho avuto grande disponibilità dai nuovi arrivati. Lazzari è stato avvantaggiato perché conosce la lingua, il campionato e il modulo. Gli altri, venendo da altri campionati, ci metteranno un po' di più, però sono molto soddisfatto dei miei ragazzi».

Convocati. «Con la Samp non ci saranno Wallace, Jony e Lukaku. Jordan l'ho visto bene e tra un po' tornerà in gruppo. Caicedo e Leiva stamattina hanno fatto l'intera seduta, ho avuto riscontri positivi. Ho ancora qualche dubbio in regia, ho tre calciatori in quel ruolo: Leiva, Cataldi e Parolo. Marusic è da martedì che si allena bene, ma ha un mese in meno di preparazione. Lazzari (infortunio alla mano, ndr) ha dato grande disponibilità».

Griglia di partenza. «Questo è il quarto anno per me, in questo mese e mezzo si è parlato poco della Lazio. Sappiamo che ci mettono dietro in griglia, ma per quello che ho visto saremo lì a giocarci i posti che contano e in coppa a giocarci le semifinali e le finali, sperando di vincere i trofei. Per gli altri partiamo dietro, ma ce la giocheremo fino in fondo con le altre».

Mercato. «C’è un grandissimo rapporto con la società, parliamo tutti i giorni. Se ci sarà l'occasione faremo qualcosa in avanti, anche se nei prossimi giorni Caicedo dovrebbe rinnovare il contratto. Poi ho due calciatori giovani come André Anderson e Adekanye. Purtroppo il mercato è ancora aperto, avrei preferito che si chiudesse in anticipo come l'anno scorso».

Partenza. «L’inizio di campionato non è proprio uguale all'anno scorso, ma poco ci manca. Sappiamo che avremo un inizio molto impegnativo. Di Francesco è un allenatore che rispetto molto, ci conosciamo da tanto tempo, è molto preparato. La Samp è una squadra allenata molto bene, esordire a Marassi sarà dura».

SMS. «Milinkovic è un nostro top player, che ha fatto 35 giorni straordinari in ritiro. In Germania ha avuto questa distorsione all'anca, da martedì è tornato in gruppo molto bene. Se domani mi darà garanzie partirà dal primo minuto».

Nuovi. «Vavro? Domani sceglierò tra lui e Luiz Felipe in difesa. Denis è un calciatore molto intelligente, ma a differenza di Lazzari non conosce la lingua e non giocava con questo modulo. Mentre Luiz Felipe è rientrato nel migliore dei modi».

Arrivi. «Quello che mi premeva più di tutto era sistemare la vicenda Caicedo. Non è il massimo giocare con il contratto in scadenza. Stiamo monitorando assieme al direttore e alla società la situazione. Se ci sarà l'occasione per migliorare la faremo, altrimenti rimarremo così».

Tucu. «Ha fatto un ottimo precampionato. L’augurio è che possa continuare a migliorarsi. Sono convinto che con la preparazione fatta interamente con noi possa crescere maggiormente. Al Siviglia giocava largo, è un calciatore di grande estro, deve giocare vicino al compagno di reparto».

Strategia. «In ritiro si è lavorato su determinate cose, compreso il recupero del pallone agli avversari e l’aggressività.
Non ci potrà essere sempre un pressing in avanti. Domenica troveremo una squadra molto organizzata, che corre, ma noi vorremo esordire nel migliore dei modi».
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