Il deficit da 126 milioni è diretta conseguenza della maxi-campagna acquisti dell'estate 2017 che ha comportato un aumento del monte ingaggi (saliti da 135 a 150 milioni) e degli ammortamenti (da 61 a 110 milioni).
Tra agosto e settembre il fondo Elliott ha effettuato versamenti di ricapitalizzazione per 170.5 milioni «per ristabilire l'equilibrio finanziario e patrimoniale del Milan». Sono stati anche accantonati 17.5 milioni, in previsione di un'eventuale causa dell'ex ad Marco Fassone e delle sanzioni Uefa per le violazioni sul Fair Play Finanziario. Proprio per alleggerire i prossimi bilanci in chiave FFP, il Milan ha inserito in questo esercizio le svalutazioni per circa 20 milioni di Bacca e Kalinic, ceduti dopo lo scorso 30 giugno. Il fondo infine «ha comunque garantito l'impegno a supportare finanziariamente le società del Gruppo Milan per un periodo non inferiore ai 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio», ovvero almeno fino ad ottobre 2019.