Napoli. Fiducia ad Albiol e crescita di Koulibaly: così Sarri ha blindato la difesa-colabrodo

Napoli. Fiducia ad Albiol e crescita di Koulibaly: così Sarri ha blindato la difesa-colabrodo
di Roberto Ventre
Sabato 10 Ottobre 2015, 10:54
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Il rilancio di Koulibaly e il recupero di Albiol, le due mosse decisive di Sarri per blindare la difesa con una coppia centrale che in questa fase assicura totale affidamento.



Lo spostamento di Hysaj a destra nella posizione dove può tirare fuori al meglio le sue potenzialità e il lavoro sulla crescita difensiva di Ghoulam a sinistra: i due interventi del tecnico per avere le risposte giuste dai terzini di fascia. Pregi ovviamente che si sono evidenziati grazie anche al lavoro di copertura prezioso dei centrocampisti e degli attaccanti, in maniera particolare di Callejon, determinante per il suo lavoro costante ed efficace in fase di rientro.



Adesso la difesa è a misura di Sarri, finalmente ermetica: i dati parlano chiaro, una sola rete subita nelle ultime sei partite tra campionato e Europa League, quella di Lemina, il gol del francese con il quale la Juve accorciò le distanze al San Paolo. Unico piccolo neo, in mezzo alla partite senza gol contro Bruges, Lazio, Carpi, Legia Varsavia e Milan, serie positiva realizzata, ovviamente, grazie anche alla presenza sempre più rassicurante in porta di Reina. Il quartetto è questo: la linea a quattro formata da Hysay, Albiol, Koluilaby e Ghoulam.

L’alternativa valida al centro è costituita da Chriches, il difensore rumeno che si è confermato in nazionale. A gennaio si lavorerà sul mercato per l’acquisto di un altro centrale visto che il brasiliano Henrique è da considerare in uscita. Sulle fasce si attende che Strinic arrivi al top dal punto di vista atletico per poter far rifiatare Ghoulam. Maggio è l’alternativa a Hysaj a detsra ma l’ex terzino della nazionale ovviamente non può avere la continuità dei giorni migliori. Zuniga è in partenza, operazione che non riuscì a giugno ma sulla quale si tornerà a lavorare a gennaio. In base ai movimenti in uscita che verranno effettuati si potrà tener presente poi l’arrivo di un altro esterno di fascia.



Il ritorno di Koulibaly. La risposta del franco-senegalese è stata perentoria: da possibile partente a giugno a punto fermo della difesa per la sua forza fisica ma anche per la sua rapidità, l’unico tra i centrali con la reattività necessaria per andare a chiudere le falle che s’aprono d’improvviso, interventi che s’apprezzano ancora di più proprio per la sua capacità di recupero con interventi alla disperata. Un lavoro fondamentale svolto da Sarri sul piano tattico, cominciato in ritiro e proseguito nelle amichevoli estive e nelle prime partite di campionato. Sulla forza fisica e sulla rapidità di Koulibaly il nuovo allenatore azzurro non ha mai avuto dubbi, le perplessità erano legate soprattutto alla sua risposta sul piano tattico, cioè sulla capacità di dare le letture giuste ai vari momenti delle partite. Una crescita costante nei movimenti di reparto, adesso si muove sempre più in simbiosi con gli altri compagni.



Il recupero di Albiol. Prezioso il lavoro svolto da Sarri a livello mentale sullo spagnolo dopo gli errori commessi contro la Sampdoria e anche a Empoli. Il rischio per lo spagnolo di abbattersi, anche perchè già la stagione scorsa con Benitez era stata molto complicata. Le difficoltà anche a cambiare radicalmente modo di difendere dopo tanti anni vissuti in una certa maniera, adesso il riferimento non è più l’uomo ma la palla. Necessario un po’ di tempo per capire le nuove situazioni di gioco ma soprattutto fondamentale il lavoro dell’allenatore per fa ritrovare il morale giusto al difensore spagnolo dopo un momento di chiara difficoltà.



Cambi sulle fasce. Decisivo lo spostamento di Hysaj a destra, ruolo che l’albanese ricopre anche in nazionale: un terzino vero, cioè capace di tenere la posizione e di difendere con grande attenzione. Sarri sta lavorando molto bene anche su Ghoulam, l’algerino che è cresciuto in fase difensiva a sinistra, dopo gli scompensi di inizio stagione. Così il tecnico ha trovato la quadratura e la difesa non balla più.



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