Roma, la campagna ceca di DiFra:
«Continuerò a cercare soluzioni»

Roma, la campagna ceca di DiFra: «Continuerò a cercare soluzioni»
di Gianluca Lengua
Martedì 11 Dicembre 2018, 19:10 - Ultimo agg. 20:41
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Di Francesco non vuole commentare le dichiarazioni di Pallotta, ma descrive il momento negativo che sta vivendo la squadra: «Abbiamo fatto il ritiro per capire costa sta succedendo, il mio pensiero di uomo di calcio prima che di allenatore è di continuare a combattere e cercare le soluzioni». 
 
Non sono dichiarazioni ufficiali del presidente e noi non le riconosciamo
 
Le dichiarazioni di Pallotta. «Sono virgolettate?»
Interviene ufficio stampa: «Non sono dichiarazioni ufficiali del presidente e noi non le riconosciamo».
 
Il momento negativo. «Fa parte del nostro lavoro, il fatto che il sia qui è perché dall’altra parte c’è consapevolezza che c’è un allenatore con idee identità e pensiero e c’è la voglia di continuare. Io credo a quello che stiamo facendo, ma bisogna cambiare rotta. Abbiamo fatto il ritiro per capire costa sta succedendo, il mio pensiero di uomo di calcio prima che di allenatore è di continuare a combattere e cercare le soluzioni». 
 

 
Le scelte. «Non è il momento migliore e non ho grandi possibilità, ci sono giocatori rientrati da poco che non reggono i 90 minuti. Probabilmente si rivedranno tanti giocatori che sono scesi in campo a Cagliari. Ad ora anche inventarsi qualcosa avrebbe poco senso. Sicuramente giocherà Mirante al posto di Olsen, per gli altri non ho deciso».
 
Le critiche. «Ho la fortuna di conoscere questa piazza e mi aiuta a capire che si riesce a portare un allenatore alle stelle per poi portarlo a essere uno dei peggio in circolazione. Mi è successo da giocatore, per quello la vivo con il desiderio di far riscattare tutta la squadra da questo momento. Non è una questione personale. Poi ne potrei dire tante ma non ho il desiderio di esternare qualcosa a qualcuno che nemmeno merita le mie parole».
 
Situazione infortunati. «Nessuno tranne Pastore potrebbe avere la possibilità di giocare dall’inizio. C’è un percorso dietro, Perotti ha avuto diversi infortuni ed è impossibile che parta dall’inizio, anche per gli allenamenti che ha fatto. Chi è rimasto a Trigoria: De Rossi sta migliorando tantissimo, speriamo di averlo almeno per la partita con la Juve. Per Pellegrini ci vorrà ancora un po’ di tempo, Dzeko è un po’ più avanti di El Shaarawy».
 
Il rapporto con i calciatori. «Sono equilibrato, ci vuole un rispetto dei ruoli. Io faccio l’allenatore loro i calciatori, poi ci sono i momenti in cui si può costruire un buon rapporto. I miei ragazzi non possono rimproverarmi nessuna promessa, è questa la mia forza. La sincerità alla lunga paga sempre, ma a volte la schiettezza può dare fastidio, come può darmi fastidio la vostra e a voi la mia.». 
 
Schick. «Da lui mi aspetto di più come lui da se stesso si aspetta di più. Sta a lui dare le risposte giuste con la possibilità di scendere in campo». 
 
L’allenatore del Plzen sta facendo vedere la partita del Cagliari. «Io farò invece vedere quella d’andata, al di là della battuta le cose devono essere analizzate al meglio. Se fai vedere quella di Cagliari trovi dei difetti negli ultimi 10 minuti sotto l’aspetto mentale. Sono cose che si fanno per far trovare positività alla squadra».
 
Riccardi. «È convocato dalla Primavera che ha una partita importante di Youth League. I ragazzi vanno messi in un contesto giusto e se fai errori voi mi dite che ho sbagliato a farlo giocare in una partita difficile. Loho elogiato perché in prospettiva può avere qualità davvero importanti in prospettiva, ma non è l’unico».
 
Pastore. «Il suo è un problema di condizioni. È una valutazione che farò tra stasera e domani mattina, lui può giocare dall’inizio con un minutaggio contenuto. Non ha i 90’ per gli allenamenti che ho visto e rispetto a quelli che ho nominato prima ha le condizioni giuste per partire dall’inizio». 
 
 
 
 
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