Di Francesco vuole la Roma Real:
«Mi aspetto una partita gagliarda»

Di Francesco vuole la Roma Real: «Mi aspetto una partita gagliarda»
di Gianluca Lengua
Martedì 18 Settembre 2018, 19:35 - Ultimo agg. 21:17
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Eusebio Di Francesco prova a trasmettere entusiasmo alla vigilia della partita contro il Real Madrid: «Mi auguro che domani si veda una squadra con rabbia e che abbia il desiderio di fare una partita gagliarda». Poi arriva la forte presa di posizione sullo sputo di Douglas Costa al figlio: «Sono indignato per quello che ho sentito da presunte parole dette da Federico a Douglas Costa. Quando alla fine è stato l’unico a prendere uno sputo, umiliazione unica per un uomo che avrebbe magari reagito in maniera differente. Federico invece è stato un grande uomo, di questo sono orgoglioso come padre. L’unico che non ha preso scuse è stato lui ed è assurdo, anche se non dovrei prendere le sue difese. Sono dispiaciuto e rammaricato, Federico è giù ed è passato da colpevole. Questi sono i social, c’è chi ha augurato anche la morte a me e mio figlio. Non dico altro».

Entusiasmo svanito. «Dobbiamo ancora cominciare la Champions e parlare di entusiasmo decaduto…Mi sembra di vivere a Roma. Sta a noi, però, riportare questo entusiasmo, dando maggiore continuità e ritrovando un po’ di spensieratezza, convinzione e determinazione. Mi auguro che domani si veda una squadra con rabbia e che abbia il desiderio di fare una partita gagliarda».

Il nuovo Real. «Non avendo Ronaldo mi sembrano più squadra, che si muovano di più in pressione e addormentino meno la partita. Non hanno perso le proprie qualità, passano dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Non dico come affronteremo la partita, ma dobbiamo avere la capacità di migliorarci nelle nostre pecche. Ho visto più qualità e continuità con il Chievo, ma ci è mancata la fase difensiva. Dobbiamo affrontare questa gara difendendo molto meglio di come abbiamo fatto fino ad ora».

Il Real senza Ronaldo. «Non mi sembra giusto dirlo, siete tutti frettolosi nei giudizi. A me questo Real piace, Asensio è il futuro del Real. Lavora benissimo per i compagni, anche se non è Ronaldo lo sostituisce degnamente. Il Real si è distinto sempre come Real, non come Real Ronaldo. Continuerà a distinguersi come in passato, mi auguro non domani».

La preoccupazione. «Gli attaccanti quando trovano il gol trovano anche il sorriso, ci darà una grande mano. Bisogna migliorare la fase difensiva, cercheremo di lavorare meglio tutti quanti. E’ giusto dare maggiore solidità a una fase difensiva qualitativa ma che ci possa far esprimere meglio anche la fase offensiva. Non bisogna parlare di giocatori, il problema va risolto tutti insieme».

Chi togliere al Real. «Difficile scegliere, ce ne sono tanti. Sergio Ramos ha tante qualità, è un difensore-centrocampista-attaccante. È un giocatore davvero molto forte».

Le scelte di formazione. «Potrei stupire, ma non so che dire. I desideri sono tanti, ma le scelte devo farle io e devo farle in maniera ponderata. È una partita insidiosa, ma è quella che tutti vorrebbero giocare. Mi auguro che domani si riaccenda l’anima della Roma al di là delle scelte che farà e dei sistemi di gioco che sono diventati il problema di questa Roma, piuttosto che pensare agli atteggiamenti e alla crescita dei giocatori e della loro attenzione nella gara. Dobbiamo pensare a questo, partendo magari dadomani».

De Rossi e Nzonzi insieme. «Posso coesistere, lo hanno dimostrato con Atalanta e Milan. Nzonzi mezzala ci può stare, può accadere anche domani, ma sempre con l’atteggiamento aggressivo. Col Chievo avevamo sofferto in mezzo alle linee, poi in quel modo abbiamo subito gol nella ripresa. Non eravamo stati bravi a lavorare sulle trasmissioni avversarie tra le linee. Può accadere, ma non deve spostare l’atteggiamento».

Perotti. «Verrà in panchina. Le scelte vanno fatte, non è un momento brillante, ma vanno fatte scelte importanti che sono anche di crescita. A volte una tribuna aiuta a migliorare giocatori che pensano di essere già maturi e bravi».

Kluivert. «È un discorso generale di crescita, non relativo a domani. Deve migliorare tanto nei concetti tattici, è un giocatore di istinto con grandissimi mezzi e alla lunga farà grandi cose alla Roma. Dire che è pronto per fare cose importanti è prematuro, ma ha grandissimi mezzi».

Lo sputo di Douglas Costas. «Sono indignato per quello che ho sentito da presunte parole dette da Federico a Douglas Costa. Quando alla fine è stato l’unico a prendere uno sputo, umiliazione unica per un uomo che avrebbe magari reagito in maniera differente. Federico invece è stato un grande uomo, di questo sono orgoglioso come padre. L’unico che non ha preso scuse è stato lui ed è assurdo, anche se non dovrei prendere le sue difese. Sono dispiaciuto e rammaricato, Federico è giù ed è passato da colpevole. Questi sono i social, c’è chi ha augurato anche la morte a me e mio figlio. Non dico altro».

Sollevazione senza Ronaldo. «Come lui non ce ne sono, ma ce saranno talmente tanti altri domani che non proverò questa sensazione. È un problema in meno, ci ha sempre segnato ma sono pieni di giocatori forti in tutti i reparti. Sono spaventosi, non trovo punti deboli. Ho grande rispetto ed ammirazione, ma senza sollievo per l’assenza di Ronaldo».

Roma più forte dello scorso anno. «C’è un percorso da fare, di crescita. Lo scorso anno questa domanda non me l’ha fatta nessuno. Le aspettative si sono alzate, ma noi siamo i primi a doverci credere e trascinare tutti in questo senso. Abbiamo fatto quella cosa di straordinario e noi a quello miriamo. E’ giusto crederci e provarci».
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