La Roma rimanda la festa della Juve: bianconeri ko 3-1 e giallorossi secondi

La Roma rimanda la festa della Juve: bianconeri ko 3-1 e giallorossi secondi
Domenica 14 Maggio 2017, 12:27 - Ultimo agg. 15 Maggio, 15:28
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La Roma tira fuori tutto il suo orgoglio e, spinta dalla Sud, non permette alla Juve di festeggiare il 6° storico scudetto di fila all'Olimpico. E soprattutto, vincendo meritatamente 3 a 1, blinda il 2° posto che garantisce l'accesso diretto in Champions. Il Napoli, dopo la cinquina del pomeriggio sul campo del Torino, subisce il nuovo controsorpasso e, a 2 giornate dalla conclusione del torneo, resta al 3° posto, con 1 punto di ritardo.
SENZA CENTRAVANTI
Spalletti finalmente batte la Juve in campionato. E, con Dzeko indisponibile, ci riesce tornando al sistema di gioco della scorsa stagione: il 4-2-4, con Nainggolan e Perotti schierati in avanti tra gli esterni offensivi Salah ed El Shaarawy. Allegri, invece, non ripete quanto fatto il 7 maggio del 2011 con il Milan. Qui all'Olimpico, pareggiando proprio contro i giallorossi, conquistò il 1° scudetto della sua carriera. Anche stavolta gli sarebbe bastato un punto, ma probabilmente, pensando alla Coppa Italia (mercoledì la finale contro la Lazio), ha esagerato con il turnover, lasciando in panchina almeno 5 titolari e cambiando l'assetto proprio nella serata più delicata. Il vantaggio di Lemina, dopo il palo colpito all'inizio da Asamoah, ha illuso i bianconeri, raggiunti subito dal 3° gol consecutivo di De Rossi.
NOTTE MAGICA
La Roma, equilibrata e ordinata nella prima parte, si è scatenata nella ripresa. La pazienza ha avuto la meglio sulla presunzione. La Juve, dopo l'intervallo, è uscita di scena, convinta di poter gestire il risultato. El Shaarawy, destro a giro sporcato da Liechteiner, ha certificato il sorpasso e Nainggolan, scambiando con Salah, ha chiuso il match e festeggaito davanti ai tifosi bianconeri. Allegri, dopo aver inserito Dani Alves che ha però tenuto in gioco Nainggolan nell'azione del 3° gol giallorosso, ha provato a rientre in partita con Dybala e Marchisio. Niente da fare. Spalletti si è difeso, passando anche lui al 4-1-4-1, con Grenier e Juan Jesus al posto di Perotti e Nainggolan, avanzando Emerson a centrocampo e Salah da cerntravanti. L'unica parata vera di Szezesny, su Higuain, nel recupero, in cui ha avuto spazio, negli ultimi 2 minuti, anche Totti. L'Olimpico, compreso il settore ospiti, ha applaudito a lungo il capitano. Alla Juve mancano ancora 3 punti per il 6° scudetto: il nuovo match ball,domenica contro il Crotone allo Stadium. La Roma, in vantaggio negli scontri diretti (grazie alla differenza reti) sia con i bianconeri che con il Napoli, sabato pomeriggio gioca contro il Chievo a Verona. Deve vincere, per non complicarsi la volata. E per passare la notte a -1 dalla capolista.      
  
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