Smalling si prende subito la Roma:
«Possiamo vincere l'Euroleague»

Smalling: «Non volevo avere rimpianti ecco perché sono Italia. Possiamo vincere l'Europa League»
Smalling: «Non volevo avere rimpianti ecco perché sono Italia. Possiamo vincere l'Europa League»
di Gianluca Lengua
Venerdì 6 Settembre 2019, 12:35 - Ultimo agg. 16:12
3 Minuti di Lettura
Chris Smalling appare deciso e convinto della scelta di lasciare la Premier League per approdare in Serie A: «Questa occasione era un’opportunità stimolante, ero interessato e non vedevo l’ora di arrivare e cominciare subito. Ho passato anni bellissimi al Manchester, non mi piace avere rimpianti nella vita, le aspettative erano alte, ma lo sono anche qui». Il futuro resta ancora un’incognita: «A fine stagione ci siederemo con il club e ne parleremo». 

Differenze con la Premier. «La Serie A è sempre stato un obiettivo, in particolare come difensore. Poter abbinare i punti di forza della Premier con la Serie A per me è un’opportunità di crescita». 

Fonseca. «Ho parlato con lui prima di arrivare, mi ha spiegato cosa voleva da me. Eravamo d’accordo su diversi punti, dopo i primi allenamenti ho visto cosa vuole dalla squadra. Una squadra che pressa, difensori aggressivi che controllano la profondità alle loro spalle». 

Il calcio offensivo. «È un tipo di calcio che mette una buona quota di responsabilità sulla difesa e sui centrali. A me piace giocare alto e il mister vuole una difesa che giochi alto, vuole aggressività e questo è un tipo di calcio che mi piace».

L’Europa League. «È un obiettivo, abbiamo le possibilità di vincere e partiamo tra le favorite poi ovviamente ce ne sono altre. Per me sarebbe bellissimo vincere questa competizione in Italia». 
 


Il futuro a Roma. «Questa occasione era un’opportunità stimolante, ero interessato e non vedevo l’ora di arrivare e iniziare subito. Voglio concentrarmi sulla prossima partita e capire i metodi di allenamento del mister, poi a fine stagione ci siederemo con il club e ne parleremo». 

Il razzismo in Italia. «È un fenomeno inaccettabile che va estirpato. Riguarda non solo l’Italia anche tutto il mondo. Occorre un cambio generazionale con i giovani che imparino a comportarsi in modo diverso, è triste che queste cose accadano dei tempi moderni». 

Perché il prestito per un solo anno. «Non sono più giovane ma a me piacciono le nuove sfide. Ho passato anni bellissimi al Manchester, non mi piace avere rimpianti nella vita, le aspettative erano alte, ma lo sono anche qui. Ho voglia di dimostrare al nuovo club di aver riposto la fiducia nella persona giusta».

Staff personale. «Quando ho parlato con il club erano consapevoli delle mia attività e del mio stile di vita e anche la mia alimentazione. Mi hanno messo in contatto con il nutrizionista e con lo chef che mi ha proposto menu personalizzati»

Pochi calciatori lasciano la Premier per l’Italia. «Non sono molti i calciatori della Premier che vanno all’estero, ma personalmente volevo sperimentare questa avventura. Non vedevo l’ora di cominciare. La prossima settimana dopo la sosta per le nazionali conoscerò tutti i miei compagni e capire la routine e i metodi di allenamento». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA