Ronaldo, prima conferenza stampa
alla Juve: «Ancelotti nel mio cuore»

Ronaldo, prima conferenza stampa alla Juve: «Ancelotti nel mio cuore»
Lunedì 16 Luglio 2018, 18:33 - Ultimo agg. 17 Luglio, 08:18
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Dopo le visite mediche - durate alcune ore - per il neoacquisto della Juve Cristiano Ronaldo prima conferenza stampa da giocatore bianconero. Sui canali social della società juventina la diretta streaming della conferenza, durante la quale Ronaldo ha accennato anche al rapporto con Carlo Ancelotti, suo allenatore al Real Madrid e attuale tecnico del Napoli: «Non ho parlato con lui, ma è una persona con cui mi è piaciuto lavorare, adesso io ho la mia vita, lui la sua, e quando ci incontreremo vorremo vincere entrambi. Lui è una persona che porterò nel mio cuore perché mi ha aiutato molto come allenatore, per questo sarà bello incontrarci».

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Si sente sempre il migliore. E ancora tanto giovane per aprire un altro ciclo di vittorie, alla Juventus. A 33 anni e 5 mesi suonati, con una carriera di trionfi alle spalle (5 Champions, 3 Premier, 2 Liga, un Europeo con il Portogallo, 5 volte il Pallone d'oro, per citare i principali), è «elettrizzato», «orgoglioso» e «pronto a una nuova sfida». Davanti a 200 giornalisti giunti da tutto il mondo per il "CR7 Day", all'Allianz Stadium di Torino il fuoriclasse portoghese definisce la sua nuova vita in bianconero «una tappa importantissima della mia carriera». Perché - chiarisce - «non sono venuto qui in ferie. Io sono diverso dagli altri: c'è chi pensa che a 33-34 anni la carriera sia finita e va a giocare in Qatar o in Cina. Io, al contrario, mi sento ancora molto giovane, con la Juve ho firmato per quattro anni e voglio continuare a dare l'esempio dentro e fuori dal campo. Non vedo l'ora di cominciare. Mi piacciono molto le sfide, mi sento pronto e fiducioso per questo nuovo passo importante, anche se che il campionato italiano è difficile, molto tattico. Sono diverso dagli altri e lo dimostrerò anche alla Juve».
 

Sulla sua età, Ronaldo improvvisa quasi un duetto con il traduttore: «Ho 23 anni», dice. E sorride, davanti alla mamma Maria Dolores dos Santos Aveiro, alla compagna Georgina Rodriguez e al procuratore Jorge Mendes, seduti in prima fila nella sala «Gianni e Umberto Agnelli». Il suo arrivo alla Juve è anche un affare commerciale - CR7 è icona mondiale che fa lievitare i ricavi - Ronaldo lo sa benissimo, ma rassicura i tifosi: «Voglio lasciare il segno anche nella Juventus, continuare a vincere. Conquistare la Champions è molto difficile, ma la Juve negli ultimi anni ci è andata molto vicino, spero di portarle fortuna». S

ull'agenda il primo allenamento con la maglia bianconera è scritto al 30 luglio, il debutto in campo il 12 agosto, giorno della tradizionale festa della Juventus a Villar Perosa, "feudo" della famiglia Agnelli, che quest'anno sarà davvero troppo piccola per accogliere tutti i tifosi juventini. «La scelta di venire alla Juve - spiega - è stata facile, l'avevo presa da tempo, ma non nella notte della finale di Champions (vinta dal Real sul Liverpool a Kiev, ndr): allora non lo sapevo ancora.
Compagni e amici mi hanno detto che avrei potuto venirci prima, alla Juve. È il miglior club italiano, c'è un grande presidente, un ottimo allenatore. Quella della Juve - sorride - è stata l'unica offerta che ho ricevuto».

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