Roma, Fonseca contro i calendari:
«Si stanno ammazzando i giocatori»

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca
di Gianluca Lengua
Sabato 19 Ottobre 2019, 10:41 - Ultimo agg. 15:01
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Paulo Fonseca si prepara a seguire la partita contro la Sampdoria dalla tribuna per via della squalifica rimediata nel match con il Cagliari. Il tecnico torna sugli infortuni che stanno decimando la rosa: «È umanamente impossibile giocare così tante partite in così poco tempo. Chi gestisce il calcio ad alti livelli dovrebbe affrontare questo tema». E poi affronta con decisione il caso Under preso di mira sui social: «Secondo me calcio e politica sono cose distinte e separate che non devono entrare nella stessa casa». Ecco la conferenza stampa integrale
 
La Sampdoria. «Mi aspetto una partita difficile, nelle ultime 10 trasferte a Genova contro la Sampdoria la Roma ne ha vinte due. C’è stato anche un cambio d’allenatore che porta una reazione positiva e in più c’è la questione meteorologica. Tutto questo comporta che sia una partita difficile, a cui però siamo preparati». 
 
Perotti e Florenzi. «Diego ha iniziato a lavorare con la squadra con regolarità e viaggerà con noi, stesso discorso per Alessandro che sarà disponibile».
 
Dzeko. «Una convocazione simbolica mai, o è in condizione ed è a disposizione pienamente o non ci va. Ha iniziato a lavorare da due giorni con la maschera protettiva, certo non sono le condizioni ideali. Oggi faremo un allenamento di rifinitura e valuterò se potrà partire con noi». 
 
Pastore. «È pronto per giocare, si è allenato molto bene, è in buone condizioni fisiche ed è a disposizione per giocare se lo riterrò opportuno».
 
La squalifica. «È una questione chiusa, c’è stata una sanzione e un squalifica che sconterò e non ho altro da aggiungere su questo tema».
 
La linea mediana. «Oltre a Veretout e Cristante quella parte di campo può occuparla Pastore. Anche Santon è stato provato in quella posizione».
 
Come limitare gli infortuni. «In un passato recente ho affrontato questa questione e ho espresso la mia preoccupazione su questo tema. È un problema che riguarda tutti i club, sono calciatori impegnati anche in Nazionale e ogni settimana abbiamo numerosi casi di infortuni. In questa settimana ci sono stati molti casi in questo senso. Qualche giorno fa leggevo un’intervista di Tuchel allenatore del Psg, in cui diceva che in questo momento si stanno ammazzando i grandi giocatori. È così, perché è umanamente impossibile giocare così tante partite in così poco tempo. Chi gestisce il calcio ad alti livelli dovrebbe affrontare questo tema. La gente paga per guardare i migliori giocatori, la mia opinione è che si giocano troppe partite sia per i club che per la Nazionale. Questi giocatori non hanno tempo per recuperare perché finiti i campionati ci sono le competizioni europee, coppa d’Africa, Mondiali, ecc. I migliori giocatori riposano massimo 10-12 giorni ed è un tempo troppo breve». 
 
Gestire la partita dalla tribuna. «Non potrà esserci un mio intervento diretto il giorno del match, ma la gara si lavora prima. Parlerò alla squadra in hotel anziché allo stadio, mentre allo stadio ci sarà Nuno Campos, una persona con cui lavoro dall’inizio della mia carriera. Una persona che ha tutta la mia fiducia».
 
Il problema del gol. «La preoccupazione dei gol è qualcosa su cui stiamo lavorando. Non sono preoccupato, contro il Cagliari abbiamo creato 10 occasioni da gol, ma stiamo cercando di migliorare questo aspetto che è il più importante e in queste settimane abbiamo lavorato con i giocatori in questo senso».
 
Caso Under. «Non rivelerò quello che ci siamo detti all’interno della squadra. Questa mattina mi sono svegliato, ho letto il giornale portoghese e in particolare un’intervista di Valdano che diceva che calcio e politica non devono dormire nello stesso letto. Mi è piaciuta questa espressione e secondo me calcio e politica sono cose distinte e separate che non devono entrare nella stessa casa. Non mi piace mischiare la politica con la nostra professione». 
 
Ranieri. «È un grande allenatore, esperto e che adesso sta guidando una squadra in difficoltà con certezza cercherà di dare stabilità difensiva a questa squadra. Se una squadra non difende bene non ha possibilità di vincere. Mi aspetto una partita complicata contro una squadra compatta che ci aspetterà in attesa di colpire in contropiede. La nostra squadra è a proprio agio quando ci viene lasciata l’iniziativa. Mi aspetto una partita combattuta in certi momenti in cui noi avremo l’iniziativa». 
 
Nuno Romano. «È un grande professionista ma anche appassionata ed emotiva che partecipa a tutto quello che fa. Abbiamo parlato di questa situazione, ma resta tra noi. Bisogna sempre imparare da questo tipo di situazioni». 
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