Una rete per tempo:
Sassuolo e Spal finisce 1-1

Una rete per tempo: Sassuolo e Spal finisce 1-1
di ​Vanni Zagnoli
Domenica 24 Febbraio 2019, 17:06 - Ultimo agg. 17:07
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Il derby emiliano finisce 1-1, il punto serve alla Spal per arrivare a +5 sul Bologna, meno ai neroverdi, a 7 dall’Europa. I tre gol presi da De Zerbi a Empoli e i 4 subiti dai ferraresi con la Fiorentina inducono alla prudenza, sulla panchina biancazzurra debutta Andrea Consumi, vice di Semplici, operato per una colica addominale, in avvio di settimana: era un centrocampista, nel Figline Valdarno allenato dal tecnico toscano, e lì fu avversario anche del ds Vagnati, quando questi chiuse la carriera nella Giacomense, la prima squadra della famiglia Colombarini. I due sono in panchina come traghettatori, rilanciano fra i pali Gomis perchè Viviano non è al meglio. Floccari è alla terza da titolare in campionato, se n’era andato perchè con Eusebio Di Francesco non trovava spazio, a 37 anni è sulle orme di Pellissier.

La sfida è equilibrata, anche piacevole, le occasioni sono rare. Al 32’, angolo di Sensi, Cionek respinge, Demiral controlla con il braccio, magari è involontario, per la distanza ravvicinata, ma il tocco è talmente netto da costringere Maresca ad annullare. Il turco è alla prima da titolare, De Zerbi impiega il doppio regista, Sensi e Magnanelli, per costruire più gioco. A due minuti dall’intervallo, su situazione analoga, arriva il vantaggio neroverde, punizione da sinistra, di Sensi, 7 spallini in area piccola non intervengono, Peluso è pronto a girare a rete, sfuggendo a Felipe. Il gol crea un’occasione per parte, vivacizza un match che diversamente la Spal avrebbe incanalato sul pari, come sempre. La difesa sassolese a tre concede poco, piace Boga, sempre in movimento, di meno Matri.

Il secondo tempo scorre via aspettando occasioni da urlo per la Spal, arrivano un cross di Floccari e un’incursione di Petagna, sempre impiegato a destra. In tribuna c’è Boateng, ceduto al Barcellona. In Spagna gli hanno rubato a casa per 300mila euro, qua torna sempre volentieri. Era il falso nueve di Roberto De Zerbi. Che se avesse un centravanti prolifico sarebbe da Europa, così è dura. In panchina ha Scamacca, ormai 20enne, e Babacar, Duncan, Locatelli e Di Francesco. E’ come avesse due squadre. Fa entrare Duncan per il pupillo Djuricic ma a  metà ripresa arriva il classico rigorino da Var, Maresca è chiamato da Valeri a valutare la spinta di Magnanelli su Floccari, rigore di esperienza, trasformato da Petagna, 10° giocatore in doppia cifra in A nella Spal, un anno dopo Antenucci.
L’arbitro era vicino, aveva invitato l’attaccante a rialzarsi. Il pari galvanizza la Spal, su cross di Kurtic Felipe gira di testa, la palla rimbalza sul palo. Debutta nel Sassuolo Jens Odgaard, 19enne danese, senza cambiare l’inerzia del match. Il pressing biancazzurro è insistito, Missiroli ha voglia di vincerla, come playmaker è preferito a Valdifiori. Il recupero è di scontri duri, è stata partita anche troppo vera e Duncan paga con l’espulsione il secondo fallo violento su Missiroli. L’ultima palla è sulla testa di Antenucci, fuori.
Del pomeriggio al Mapei resterà l’immagine dei tifosi, della Spal. La curva ovest si trasferisce a Reggio, con 1800 festosissimi e l’immagine di Federico Aldrovandi. Anche sull’altro fronte una decina di tamburi. Festeggiano gli spallini, i modenesi rivorrebbero l’Europa, per emozionarsi.
 
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