Serie A, il caso dei diritti tv all'estero:
il made in Italy non vola più

Serie A, il caso dei diritti tv all'estero: il made in Italy non vola più
di Emiliano Bernardini
Martedì 16 Ottobre 2018, 14:21 - Ultimo agg. 14:22
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 L'effetto Cristiano Ronaldo non ha avuto gli effetti sperati, almeno per ora. A livello internazionale la Serie A ha poco appeal. Ecco allora che il gruppo IMG, che nel 2017 si è aggiudicato i diritti per trasmettere la massima serie all'estero per il triennio 2018/21, non riesce a rientrare dell'investimento fatto. I 340 milioni di euro derivanti dall'accordo con la Lega di A (offerta sovrastimata?) e aumentati fin quasi a 380 grazie al betting, ai costi per la trasmissione del segnale, ai diritti d'archivio dei 20 club e a quelli per il marketing e la promozione, rischiano di diventare un boomerang per la stessa IMG. Nei conti dell'intermediario ci sarebbe un buco pari a 100 milioni di euro annui anche se va detto che due mesi sono decisamente pochi per avere una stima concreta. Il gruppo americano ha siglato vari contratti ma per ora il ricavato si è attestato a circa 280 milioni di euro. Tradotto all'estero il calcio Made in Italy non va di moda. O almeno è quello che indice una ricerca pubblicata da Sports Business e fatta da TV Sports Markets che però appartiene al gruppo Silva International. Lo stesso che possiede la MP&Silva che nei sei anni precedenti si era sempre assicurata i diritti tv per l'esterno versando nell'ultimo ciclo la cifra di 185,7 milioni di euro di media all'anno.
NIENTE SUDAMERICA
Schermaglie. IMG, interpellata telefonicamente, preferisce non rispondere a parole ma cercando di fare i fatti. Al momento l'intermediario è vicino a chiudere accordi in Malesia e Singapore, e in Giappone, anche se a cifre (tra gli 8 e i 14 milioni) inferiori rispetto a quelle preventivate. Le principali entrate mancanti riguardano il mercato sudamericano, una delle aree con più appassionati in assoluto, e la Scandinavia. In Cina i diritti sono stati ceduti solo a PPTV, lo scorso anno una gara era trasmessa da CCTV. Un passo indietro rispetto le premesse iniziali, la maggiore visibilità ed esposizione, con cui il colosso americano aveva fatto breccia tra i presidenti della serie A. I quali hanno premiato l'offerta qualitativa. Tanto da ricevere anche uno sconto (si parla di 4,8 milioni a stagione) in virtù dell'intesa raggiunta negli Stati Uniti con Espn. IMG si è dotata di un servizio di abbonamento OTT, Serie A Pass', con il quale si possono vedere in diretta tutte le 380 partite della massima serie, che porterà ulteriori ricavi. Anche se l'agenzia americana punti a siglare contratti con i broadcaster tradizionali (più redditizi).
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