Bocciato Gavilucci, fa causa all'Aia:
è l'arbitro che sospese Samp-Napoli

Bocciato Gavilucci, fa causa all'Aia: è l'arbitro che sospese Samp-Napoli
Martedì 24 Luglio 2018, 11:24 - Ultimo agg. 11:31
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Assenza di trasparenza, imparzialità e mancanza di piena autonomia: sono questi i punti cardine del ricorso con istanza cautelare di immediata riammissione, presentato dall’arbitro di serie A Claudio Gavillucci, attraverso lo Studio Legale Associato “Iazzetta e Ciotti” di Latina.

Contro l’inattesa e discutibile dismissione decisa dal Comitato Nazionale dell’AIA con delibera pubblicata sul C.U. (Comunicato Ufficiale) n. 1 del 30 giugno 2018, stagione sportiva 2018/2019, nella quale, spiegano i legali, si fa riferimento in maniera generica a "motivate valutazioni tecniche", l’arbitro pontino si rivolge al Tribunale Federale Nazionale chiedendo la riammissione immediata negli organici arbitrali di serie A, facendo leva sui principi e sulle critiche già avanzate nella famosa "sentenza Greco", il provvedimento n. 17 del 9 ottobre 2017 emesso dal Tribunale Federale Nazionale a firma del presidente Cesare Mastrocola, che annullò la dismissione che aveva colpito l’arbitro Giovanni Greco, riammettendolo di fatto nel proprio ruolo.

Una sentenza entrata a gamba tesa nei meccanismi dell’AIA, contestando all’Associazione Italiana Arbitri la violazione dei principi di trasparenza, inadempienza, imparzialità e terzietà. Dopo tale provvedimento l’AIA, continua il pool di avvocati, "ha volutamente ignorato le indicazioni critiche chiaramente espresse dal Tribunale Federale, continuando ad adottare delibere che non rispondono ai principi ivi indicati, indispensabili per l’adozione di provvedimenti relativi alle valutazioni tecniche degli arbitri associati".

Infatti nel ricorso presentato, Claudio Gavillucci sottolinea diversi punti oscuri, «la non corretta applicazione del regolamento ed una non chiara ed intellegibile valutazione del suo operato: dalla mancata applicazione delle norme relative al numero di arbitri annualmente dismessi, all’assenza di comunicazioni, fino alla mancata conoscenza di graduatorie e dei singoli voti».

Questo uno dei passi fondamentali del ricorso depositato: "... l’aver proceduto ad una riduzione dell’organico, con ben quattro dismissioni, contrariamente a quanto fatto negli anni passati e in difformità di quanto previsto dalle norme (art. 15 commi 1 e 2), che hanno sempre previsto due sole dismissioni, ed in assenza di adeguate motivazioni, senza peraltro che tale decisione fosse previamente conosciuta/o conoscibile, dunque trasparente, e attuata in un momento di parità di valutazioni, individuabile solo all’inizio della stagione sportiva, dunque in assenza di imparzialità, comporta la assoluta illegittimità del provvedimento assunto ed oggi impugnato".

In vista dell’imminente raduno della CAN A di Sportilia, il Centro sportivo polivalente di Santa Sofia, in provincia di Forlì-Cesena, in programma il prossimo 27 luglio 2018, l’arbitro Claudio Gavillucci ha pdunque resentato istanza di sospensione d’urgenza del provvedimento ed immediata convocazione al raduno, che gli consentirebbe di iniziare la nuova stagione al pari degli altri colleghi giudici di gara.

Gavilucci nell’ultimo campionato di calcio è balzato in primo piano sulle pagine dei quotidiani nazionali per la coraggiosa sospensione della partita Sampdoria-Napoli a seguito dei cori discriminatori nei confronti dei napoletani provenienti dalle curve dei sostenitori della Sampdoria.
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