Bandito a vita dallo stadio. Un tifoso dei Rangers, dopo aver assistito alla sconfitta della sua squadra nel derby di Glasgow con il Celtic, ha ben pensato di farsi "giustizia" da solo, andando ad insultare il capitano della formazione avversaria Scott Brown. Vedendo il calciatore uscire dallo stadio, il tifoso ha esclamato: «Dov'è tua sorella?». Il riferimento è a Fiona Brown, sorella di Scott, morta di cancro nel 2008 all'età di 21 anni.
LEGGI ANCHE Inter, Lukaku: «Uniamoci contro il razzismo» Il Cagliari: «Solidarietà, isoleremo gli ignoranti»
This is just as bad as racism IMO, A rangers fan waited for Scott Brown after the game to say how’s your sister when she passed away from cancer. Banter in football can be greatbut this is so malicious and hurtful 😡 pic.twitter.com/8chCeg6qEK
— Ty Bracey (@TyBracey) 3 settembre 2019
Di fronte all'insulto il capitano del Celtic è rimasto come pietrificato, quasi incredulo del fatto che qualcuno potesse rivolgergli certe parole. La sicurezza dello stadio ha poi provveduto ad allontanare lo scalmanato supporter dei Rangers. I fatti risalgono allo scorso 1 settembre, ma le immagini del brutto episodio - riprese con il cellulare da un altro tifoso lì presente - hanno cominciato a circolare nelle ultime ore, portando però la società dei Rangers a una drastica decisione. Il club scozzese, infatti, ha comunicato di aver individuato il responsabile della terribile offesa e di aver deciso di bandirlo dallo stadio per sempre. Una punizione esemplare, per un bruttissimo episodio che niente ha ache fare con il calcio e i suoi valori.