Torino, che incubo per Mazzarri:
avanti 2-0, si fa rimontare a Bologna

Torino, che incubo per Mazzarri: avanti 2-0, si fa rimontare a Bologna
Domenica 21 Ottobre 2018, 17:19 - Ultimo agg. 17:43
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Il Torino spreca un'occasione che chi vuole sognare l'Europa deve sfruttare: avanti 2-0 a inizio ripresa, dopo aver dominato per un'ora sul piano tecnico e tattico, tira il freno. I granata si confermano solidi e imbattuti fuori casa. Ma al Dall'Ara mancano del killer instinct e perdono terreno sulle primissime posizioni. Ringrazia avversario e se stesso il Bologna, che con le spalle al muro, rimette in piedi il match.

Inzaghi cambia modulo in avvio, passando al 3-4-2-1 e a inizio ripresa, ridisegnando la squadra con il 4-3-3. Aspettando che i rossoblù trovino certezze, e ritrovino pure la forma migliore di diversi interpreti, dimostrano di avere il carattere che serve a chi è chiamato a lottare per salvarsi. Filippo Inzaghi deve fare i conti con diversi acciacchi e con giocatori che non hanno i novanta minuti nelle gambe. Mattiello e Krejcì, titolari con Roma e Udinese, sono ai box, al loro posto c'è spazio per Mbaye e Dijks. Il tecnico cambia pure la linea mediana, dove Nagy e Poli sono chiamati a fare da diga e Orsolini, match winner nella gara casalinga con l'Udinese, inserito sulla trequarti per dare più peso all'attacco con il ritrovato Palacio e Santander. Fuori capitan Dzemaili e Svanberg, ma pure De Maio, a cui in difesa viene preferito Helander. Ne approfitta Mazzarri, che può contare su un Torino solido, mai sconfitto in trasferta, dove da due gare consecutive non subiva gol. Il tecnico granata infoltisce la mediana rinunciando a Soriano e inserendo i chili di Rincon al fianco di Meitè, con Baselli battitore libero di offendere. Il Torino prende così le redini del gioco, marcando a uomo Nagy e con un pressing forsennato che costringe i rossoblù a lanci lunghi. Il Toro recupera palla spesso nella metà campo avversaria: succede anche al minuto 13' quando N'Koulou sovrasta Palacio a metà campo sul rinvio di Skorupski. Iago Falque si smarca sulla trequarti, resiste al contrasto di Helander e di sinistro, dai venti metri, inventa un gioiello che si infila sotto il sette alle spalle di Skorupski. È il vantaggio del Torino, che nel primo tempo ha il demerito di non chiudere la pratica nonostante Meitè sfiori l'incrocio con un tiro a giro mancino, Berenguer e Baselli creino occasioni non capitalizzate da Belotti e Iago Falque. Poco cinico e in palla il Gallo, coraggioso Skorupski nelle uscite.

La reazione del Bologna? Praticamente nulla. Così Inzaghi cambia di nuovo: dentro Svanberg per Danilo, per un 4-3-3 che non sembra cambiare lo spartito della gara. Iago Falque si divora un rigore in movimento al quinto, ma veste i panni dell'assist man, innescando Baselli per lo 0-2. Ma la partita non è chiusa perché cinque minuti dopo, da calcio d'angolo, Santander accorcia le distanze ribadendo in rete il colpo di testa finito sul palo di Palacio. Belotti non entra in partita e Mazzarri inserisce al suo posto Zaza, a cui Gonzalez (entrato per l'infortunato Dijks) nega il 3-1 con una chiusura provvidenziale. Il Bologna sale di colpi e quando Sirigu sbaglia il rinvio Calabresi ne approfitta per un coast to coast che vale il 2-2 e un punto che soddisfa di più i padroni di casa che gli ospiti.
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