Cori, l'Uefa ribadisce: «Nei casi
di razzismo rispettare il protocollo»

Cori discriminatori, l'Uefa ribadisce: nei casi di razzismo rispettare il protocollo
Cori discriminatori, l'Uefa ribadisce: nei casi di razzismo rispettare il protocollo
Martedì 8 Gennaio 2019, 19:28 - Ultimo agg. 19:42
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«La posizione espressa sul caso di Koulibaly riflette il pensiero della nostra organizzazione contro il razzismo e la discriminazione nel calcio». La Uefa risponde così, con un richiamo al comunicato nel quale bacchettava l'Italia per la mancata attuazione del protocollo anti-razzismo durante il match tra Inter e Napoli, a una domanda dell'Adnkronos sulle dichiarazioni del ministro Matteo Salvini che ieri si è detto contrario alla sospensione dei match. Nella nota diffusa dopo il caso del difensore del Napoli il governo europeo del calcio e FifPro, pur elogiando le autorità calcistiche italiane per «le immediate azioni intraprese» con la sanzione delle due gare a porte chiuse inflitta all'Inter, si dicevano «molto preoccupate per questo inaccettabile incidente razzista e per quello che sembra essere un mancato rispetto del protocollo antirazzismo ampiamente condiviso in tre fasi», l'ultima delle quali prevede appunto lo stop alla partita se i cori non si sono fermati.
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