Under 21, presentato Nicolato:
«Zaniolo e Kean? Dobbiamo crescere»

Under 21, presentato Nicolato: «Zaniolo e Kean? Dobbiamo crescere»
Venerdì 12 Luglio 2019, 16:53 - Ultimo agg. 16:57
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«Kean e Zaniolo? Tutti dobbiamo crescere e tutti facciamo errori, loro senz'altro ne hanno fatti alcuni, sono ragazzi e non si può gettare la croce addosso ai ragazzi». Lo ha detto il tecnico della Nazionale Under 21, Paolo Nicolato, riferendosi alle questioni disciplinari che hanno coinvolto i due giocatori nell'ultimo Europeo Under 21. «Con Mancini ancora non abbiamo ancora deciso, è presto per parlarne - ha proseguito Nicolato - sono due giocatori che conosco molto bene, al momento opportuno faremo le valutazioni tecniche. Non credo ci saranno problemi, certamente la linea della Nazionale sul piano comportamentale è però precisa, bisogna adattarci a questa linea».

«L'obiettivo principale è preparare i ragazzi ad essere pronti per rispondere a una chiamata da parte del nostro ct Roberto Mancini, siamo molto consapevoli di questo compito vitale che abbiamo». Così, invece, Paolo Nicolato nel giorno della sua presentazione come nuovo tecnico della Nazionale Under 21. «Il mio obiettivo a livello individuale - prosegue in una conferenza stampa in Figc - è la massima collaborazione con il ct, mettere sul campo concetti e principi riconoscibili che possano essere utili.
Questo viene prima delle vittorie, poi nel contempo la volontà è anche quella di raggiungere obiettivi di squadra. Ma la sinergia con Mancini deve essere totale, e lo è. Cercheremo di preparare giocatori funzionali al progetto della nazionale A». Sulla mancanza di vittorie degli Azzurrini negli ultimi anni, Nicolato avverte: «Vincere fa piacere a tutti ma non è semplice, soprattutto in un contesto come quello del calcio giovanile che non ci vede al momento ai massimi livelli. Dobbiamo sicuramente migliorare nella qualità ma soprattutto nei numeri e abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, anche delle squadre di club. Poi vincere non è mai facile ma la continuità nei piazzamenti forse è anche più difficile della singola vittoria»
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