Mondragone, anziana nel baule, la figlia: «Mamma è morta, non avevo i soldi per il funerale»

La donna "sistemata" in camera da letto dove è stata trovata dall'altra figlia

I carabinieri davanti casa dell'anziana
I carabinieri davanti casa dell'anziana
Lunedì 11 Dicembre 2023, 21:06 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 00:05
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«Mamma ha avuto un incidente ed è morta... io non avevo soldi per pagare il funerale». Così la 40enne di Mondragone ha spiegato a magistrati e carabinieri il motivo per il quale ha chiuso, oltre un mese fa, il cadavere della madre, la 77enne Concetta Infante, in un baule, che ha poi sigillato con del nastro adesivo e sistemato nella camera da letto.

Dove, l'altro ieri, un'altra figlia della vittima, che vive e lavora in Abruzzo e che non era più riuscita a mettersi in contatto con la madre, ha fatto la macabra scoperta. La quarantenne è ora indagata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere che le contesta l'occultamento del cadavere. Ma la sua posizione potrebbe cambiare se dall'autopsia - prevista nei prossimi giorni all'istituto di medicina legale di Caserta - dovessero emergere tracce di violenza.

I carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone sono già riusciti a datare il decesso, che risalirebbe a oltre un mese fa.

Inoltre hanno scoperto che per due volte la 40enne ha intascato le pensione della madre. L'altra figlia di Concetta, colei che l'ha trovata in avanzato stato di decomposizione in quel baule, si è recata nei giorni scorsi a Mondragone proprio perché mossa dalla preoccupazione: da settimane non riusciva a parlare con la madre. Alle sue telefonate non rispondeva. Riceveva solo messaggi inviati dal cellulare nei quali la rassicurava scrivendo che non poteva parlare ma che stava bene.

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La donna però si è insospettita e, così, si è precipitata a casa della madre facendo la macabra scoperta. Ripresasi dalla choc ha chiamato i carabinieri. Dalle indagini, coordinate dall'ufficio inquirente diretto dal procuratore Pierpaolo Bruni, è emerso un quadro di grave disagio socio-economico e culturale. Concetta Infante e la figlia 40enne, disoccupata, vivevano in un appartamento al decimo piano di una delle cinque palazzine del tristemente noto complesso popolare Ex Cirio, sulla via Domiziana. È probabile che l'anziana, a causa della mancanza dell'ascensore, si muovesse poco, per cui dipendeva in tutto e per tutto dalla figlia. Che, a sua volta, dipendeva economicamente dalla madre.

La 40enne ha raccontato che la morte della mamma è stata frutto di un incidente, una caduta in casa, che le ha fatto battere la testa. Agli inquirenti che le hanno chiesto il perché delle sue azioni ha risposto di avere sistemato il corpo in un baule perché non si poteva permettere un funerale. Una versione che attende di essere confermata o smentita dall'autopsia. Nel frattempo sono in corso verifiche sui documenti e le carte sequestrate. 

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