Torna in libreria uno dei maestri del romanzo storico italiano. Riecco Andrea Fediani con "I lupi di Roma" (Newton Compton Editori, 416 pagine, 12 euro); una storia di potere, di fede, di amore e di sangue che ha per oggetto le turbolente vicende della famiglia Orsini.
È un avvincente romanzo che racconta la lotta feroce per il potere tra le più potenti famiglie di Roma. Nel 1277, una feroce lotta per il potere si scatena in occasione del conclave. Dopo sei mesi di sede vacante, la famiglia Orsini riesce a far eleggere un proprio esponente. Il nuovo pontefice, Niccolò III, si propone di arginare lo strapotere di Carlo D’Angiò, re francese di Napoli e senatore di Roma, ma mira anche a consolidare le fortune della famiglia. In breve gli Orsini assumono il controllo di Roma, di Viterbo e del collegio cardinalizio. Tuttavia le ambizioni del papa e di suo cugino, il cardinale Matteo Rubeo, obbligano alcuni membri della famiglia, come Orso, podestà di Viterbo, e Perna, spinta da un amore proibito, a sacrificare i loro stessi sentimenti. Ma l’ascesa della dinastia viene interrotta da un evento imprevedibile, che esporrà gli Orsini alla vendetta dei loro tanti nemici. In cerca di riscatto, gli Orsini scopriranno che farsi campioni degli ideali di libertà può essere un obiettivo più gratificante del dominio. Da Bologna a Palermo, passando per Firenze, Viterbo e Roma, si faranno quindi protagonisti delle lotte tra guelfi e ghibellini, per le autonomie comunali e dei Vespri siciliani, imprimendo la loro mano sul ricco affresco dell’Italia tardomedievale.
Un momento chiave della storia italiana, raccontato col piglio di grandi romanzieri come Ken Follett, Valerio Massimo Manfredi e Michael Crichton. Il solito stile accattivante trascina il lettore fino all'ultima pagina.
Fediani è nato a Roma nel 1963. Divulgatore storico tra i più noti d’Italia, ha collaborato con numerose riviste specializzate.