Arbitro aggredito a Salerno:
«paga» il capitano, un anno di stop

Arbitro aggredito a Salerno: «paga» il capitano, un anno di stop
di Giuliano Pisciotta
Giovedì 17 Gennaio 2019, 20:17
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Era atteso per oggi il verdetto del giudice sportivo territoriale, in merito alla gara di Seconda Categoria tra Siano Calcio e Cava United, disputata il 13 gennaio scorso allo stadio Gigino Leo di Siano.

Il match è stato sospeso per aggressione all'arbitro, costretto a riparare in fretta e furia nello spogliatoio dopo essere stato colpito da un atleta della formazione di casa. Il verdetto è arrivato. Oltre alla sconfitta a tavolino per 0-3 inflitta al Siano, unitamente a un'ammenda di 50 euro, il giudice ha inflitto una maxi-squalifica al capitano Pietro Leo, secondo l'articolo 3 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva.

Secondo le norme, nel caso in cui non fosse individuato il tesserato - o i tesserati - responsabili di aggressione all'arbitro, la pena viene comminata appunto a chi nella distinta di gara è indicato come capitano. Un anno di stop, fino al 16 gennaio 2020 dunque, per Pietro Leo per il solo fatto di aver indossato la fascia nella partita col Cava United.

Sta ora alla dirigenza del Siano Calcio provare a scagionare capitan Leo. Può farlo impugnando la sentenza odierna e indicando il calciatore che ha realmente colpito l'arbitro nel corso della partita, facendo presentare proprio il responsabile nell'udienza in cui si discute il ricorso. Secondo le norme, il club dell'Agro può redigere il reclamo e inviarlo entro 7 giorni a partire da domani.
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