Niente donne in Curva Nord: i tifosi della Lazio creano una "trincea" solo per uomini

Niente donne in Curva Nord: i tifosi della Lazio creano una "trincea" solo per uomini
Sabato 18 Agosto 2018, 23:17 - Ultimo agg. 19 Agosto, 17:25
3 Minuti di Lettura

Il diktat è chiaro e perentorio: «Niente donne nelle prime nove file della Curva Nord allo stadio Olimpico durante le partite della Lazio». Ordine firmato non da un severo ayatollah, ma dal direttivo "Diabolik Pluto", accrocco fumettistico di nomi che pare confermare appieno l'acume del bimillenario detto "nome omen". Presagi riassunti nel nome.

Il debutto del campionato regala non solo il ko con il Napoli, ma l'iniziativa appunto del direttivo Diabolik Pluto che caccia le donne da quel settore della curva che i tifosi laziali "vivono come fosse una linea trincerata", con una triste metafora bellica che da tempo non ha più ragion d'essere. Se non altro perché da tempo le donne in guerra ci vanno e ci muoiono dopo aver combattutto con coraggio. Almeno dalla Seconda guerra mondiale, per non arrivare al mito delle epiche Amazzoni, tanto per ricordarlo al direttivo maschilista che vuole difendere l'infondato anacronismo e che potrebbe evitare di mettere persino nero su bianco atteggiamenti guerreschi e tristi abitudini e divieti che riecheggiano quelli di molti paesi mediorientali in cui pure non mancano passi in avanti.
 



Nel volantino lasciato sui sedili si spreca persino l'aggettivo "sacro" per giustificare l'estromissione delle donne dalla parte bassa della Nord in cui vige "un codice non scritto da rispettare". "Non scritto" e ancora meno pensato, anche perché poi si scade nel più banale stereotipo invitando "Donne, moglie e fidanzate" (e anche i loro partner) ad "andare a passeggio a Villa Borghese" se proprio si vuole passare una "spensierata e romantica giornata".





No, niente smancerie "da donne" (o da fidanzati accondiscententi) nella "trincea" della Nord: lì si combatte la battaglia del tifo, roba da duri. Che cosa pensano le donne, a partire da quelle che tifano Lazio, di questo volantino lo scopriremo nei prossimi giorni. Lisistrata una sua idea a proposito l'ha già avuta.
 


Poi, forse, toccherebbe anche alle istituzioni e ai club dire qualcosa, a partire da chi gestisce l'Olimpico dove di barriere e di trincee non dovrebbero essercene.
 


Per la cronaca, Diabolik è l'arcinoto soprannome di Fabrizio Piscitelli, il leader degli Irriducibili della Lazio di cui fa parte anche l'ultrà conosciuto come Pluto. Finora le iniziative all'interno della Curva Nord sono  sempre state firmate dagli Irriducibili. Secondo  l'Ansa sono in atto controlli con le telecamere a circuito chiuso.


.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA