«L'importante per vincere il mondiale è la costanza di risultati ed è in questa direzione che io e la Honda stiamo lavorando - ha aggiunto Marquez - Abbiamo dei punti di forza, ma soprattutto abbiamo meno punti deboli rispetto al passato. Magari soffriamo durante le qualifiche, ma in gara i frutti di questa filosofia si vedono». Chi proverà ad interrompere la 'dittaturà del connazionale è Vinales, cavalcando l'onda dell'entusiasmo nato dal successo di Assen, il primo del suo 2019. «Credo che la Honda e Marquez saranno ancora la coppia da battere. Quanto a me, cercherò di essere forte in ogni sessione. La motivazione c'è, io sto bene e non ho nulla da perdere - ha assicurato il pilota della Yamaha - Sarà importante lavorare sulla partenza e sulla gestione dei primi giri. Il successo in Olanda è stato molto importante, finalmente il lavoro svolto nel sabato ha trovato conferma in gara. Saranno tanti i piloti da battere, ma voglio entrare in pista con la stessa mentalità di Assen». E poi c'è Quartararo, terzo in Olanda. «In teoria non è il circuito migliore per il mio stile di guida, ma la Yamaha è migliorata anche qui, possiamo fare bene».
All'incontro con i giornalisti ha partecipato, oltre a Franco Morbidelli e Joan Mir, anche Danilo Petrucci, fresco di rinnovo con la Ducati per il 2020. «Fin dalla prima gara il mio obiettivo era restare in questo team il più a lungo possibile - ha detto il ternano - Io e Andrea (Dovizioso, ndr) vogliamo fare gare migliori rispetto ad Assen.
Siamo a metà stagione ed ora possiamo concentrarci di più su quel che succede in pista. Qui penso che la Ducati potrà senza dubbio lottare per il podio».