Moto Gp, piloti in visita
dal Papa in Vaticano

Marquez
Marquez
Mercoledì 5 Settembre 2018, 16:04 - Ultimo agg. 17:17
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A pochi giorni dal Gp di San Marino una delegazione del motomondiale ha visitato il Vaticano ed è stata accolta da Papa Francesco. È la prima volta che la massima competizione motociclistica mondiale è ospite del Pontefice che ha accolto alcuni piloti, team manager, Carmelo Ezpeleta, il Ceo di Dorna e altre cariche della società che organizza il campionato. Un evento promosso grazie all'apporto della Federazione Motociclistica Italiana e del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). Ad accompagnare la delegazione del MotoGP, Giovanni Copioli, presidente Fmi, Giovanni Malagò, presidente del Coni e Carlo Mornati, segretario generale del Coni, cariche istituzionali che hanno lavorato per rendere possibile questo passo e hanno parlato all'incontro esprimendo piena soddisfazione, sottolineando l'importanza dello sport nella vita e nella società. «Cari amici, vi saluto con affetto -ha esordito il Papa-. La vostra presenza mi offre la possibilità di dire quanto sia importante lo sport nell'odierna società. Suscita la lealtà nei rapporti interpersonali, l'amicizia e il rispetto delle regole. È importante che quanti si occupano di sport a vari livelli promuovano quei valori umani e cristiani che stanno alla base di una società più giusta e solidale».

Il Pontefice ha sottolineato quanto lo sport possa contribuire a diffondere valori umani e cristiani. «L'evento sportivo si esprime con un linguaggio universale che trascende confini, lingue, razze, religioni ed ideologie».«Una grande giornata», afferma Marquez. «Credo che, avendo l'opportunità, si debba incontrare il Papa almeno una volta nella vita. Abbiamo parlato, quello che mi ha detto è stato grandioso in termini di comprensione e motivazione». Prosegue il collega di box Pedrosa. «Un'opportunità unica.
Pratichiamo uno sport pericoloso, è sempre bello avere delle motivazioni aggiuntive che ti diano speranza, sono felice di essere stato qui». Conclude Miller: «Una giornata da raccontare ai tuoi figli. Il Papa ha scherzato con noi, dicendo che avrebbe provato i nostri caschi, mi sono immaginato la scena. È una personalità fantastica. All'inizio dell'anno abbiamo incontrato il primo ministro della Thailandia, è stata una grande esperienza, adesso il Papa. Mi sento un pò come un diplomatico australiano». A fine cerimonia i protagonisti della classe regina hanno donato al Santo Padre i loro caschi autografati.
Hanno incontrato il Santo Padre, Andrea Iannone (Suzuki) con il team principal Davide Brivio, Danilo Petrucci e Jack Miller e il team manager Alma Pramac Racing, Francesco Guidotti. Presente anche Marc Marquez (Honda), campione del mondo in carica, il collega di box Dani Pedrosa ed Emilio Alzamora, manager del campione del mondo. Con loro Paolo Simoncelli, padre di Marco e team manager della formazione Sic58 Squadra Corse. «È una giornata davvero incredibile», sono le parole di un emozionato Iannone, «È la prima volta per me, qui in Vaticano e stringere la mano al Papa è davvero unico. Sono un uomo fortunato ad aver vissuto tutto questo. Spero che da oggi avrò più fortuna! Grazie al MotoGp per avermi dato questa opportunità, la ricorderò per il resto della mia vita». «Sono stato a Roma molte volte ma mai ho avuto la possibilità di incontrare il Santo Padre -dice Petrucci-. È stato molto emozionate. Ci ha detto delle belle parole come l'essere campione nella vita prima che nello sport. Non lo dimenticherò mai. È stata una esperienza straordinaria e spero possa essermi di aiuto per la gara di domenica».
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