Terra dei fuochi, il ministro Nordio su tesoro restituito ai Pellini: «Inviati gli ispettori»

Il deputato Costa durante la sua interrogazione ha sollecitato anche un nuovo sequestro dei beni

Il ministro Nordio
Il ministro Nordio
di Pino Neri
Mercoledì 17 Aprile 2024, 16:43 - Ultimo agg. 19 Aprile, 07:28
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E' durato pochi minuti il question time di oggi pomeriggio con il ministro della giustizia Carlo Nordio. Il ministro ha risposto a un'interrogazione a risposta immediata presso la Camera voluta dai deputati del Movimento Cinque Stelle Sergio Costa e Carmela Auriemma sul caso della restitutizione per sopraggiunta prescrizione, cioè per una sostanziale lungaggine giudiziaria, dei 222 milioni tra beni mobili e immobili confiscati nel 2019 ai fratelli Cuono, Giovanni e Salvatore Pellini, imprenditori dello smaltimento dei rifiuti condannati in via definitiva nel 2017 per disastro ambientale aggravato ad Acerra e in altri territori dell'aera metropolitana di Napoli. 

«Abbiamo disposto un'ispezione e i nostri ispettori hanno avviato gli accertamenti», ha annunciato il ministro Nordio rispondendo alla domanda del deputato Sergio Costa. Costa durante la sua interrogazione ha sollecitato anche «un nuovo sequestro dei beni per dare il via alle bonifiche dei terreni inquinati dal traffico illecito di rifiiuti per il quale i Pellini sono stati condannati per disastro ambientale aggravato».

Circa questa sollecitazione Nordio ha chiarito che « non rientra nei poteri del ministro chiedere alla magistratura ciò che è di esclusiva competenza della magistratura stessa ». La replica all'annuncio del ministro è stata affidata alla deputata Carmela Auriemma

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«Signor ministro a noi non basta ciò che ci ha appena detto - la dichiarazione in aula della parlamentare Cinque Stelle - noi e soprattutto tutto il popolo della Terra dei Fuochi ci aspettiamo che non solo la magistratura ripari l'errore che ha commesso e che ha fatto perdere credibilità allo Stato ma ci aspettiamo anche che lei e tutto il governo facciate tutto il possibile per restituire un minimo di giustizia al popolo di Acerra e di tutta la Terra dei Fuochi».

I 222 milioni di euro confiscati ai Pellini perché considerati dalla magistratura frutto di un colossale traffico illecito di rifiuti sono stati restituti nel marzo scorso ai tre fratelli acerrani perchè tra la confisca di primo e quella di secondo grado, disposte dal tribunale di Napoli, è trascorso troppo tempo, circa quattro anni, cioè molto oltre i limiti consentiti dalla legge. «Una vicenda gravissima - ha concluso il ministro Nordio - per la quale, lo ripeto, faremo tutti gli accertamenti del caso».                                              

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