Terremoto a Napoli oggi, 90 scosse nei Campi Flegrei ma l'allerta resta gialla

La forte attività sismica è connessa al sollevamento del suolo

Tremano ancora i Campi Flegrei
Tremano ancora i Campi Flegrei
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 15 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:20
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Una domenica accompagnata da boati e vibrazioni continue. Il bradisismo ai Campi Flegrei ieri ha mantenuto alta la tensione nella cittadinanza, messa duramente alla prova da uno sciame sismico piuttosto intenso, sia per quantità di terremoti che per le magnitudo raggiunte. Dalle 9.35 in poi, cioè da quando è iniziato il lungo sciame che ha avuto come magnitudo massima di 3.7 avvertito anche in tutta Napoli, ci sono state circa 90 scosse. Una situazione assai simile a quella vissuta in altri periodi di questa lunga crisi bradisismica iniziata nel 2005, in cui ci fu nel 2012 un passaggio di livello di Allerta da Verde a Gialla, confermata nella riunione del primo marzo dalla Commissione Grandi Rischi. Per il momento, quindi, non ci sono variazioni tali da indurre a un passaggio di livello di Allerta Arancione.

La forte attività sismica è connessa al sollevamento del suolo. «Se continua la deformazione del suolo, la crosta continua ad accumulare stress e di conseguenza perdurano anche le scosse e possono crearsi degli sciami» ha spiegato il direttore dell'Osservatorio Vesuviano Mauro di Vito che ha assicurato: «Al momento non c'è nessun segnale di una possibile crisi eruttiva. Continua la crisi bradisismica che continuiamo a monitorare, ma non ci sono altre evidenze». In serata, poi, si è fatto sentire anche il Vesuvio, sebbene non ci siano collegamenti tra le due aree vulcaniche: alle 18.05, scossa di magnitudo 2.1 con epicentro a Portici, di otto chilometri di profondità. 

La paura 

Oltre cinquanta scosse in appena trenta minuti, di cui 13 con magnitudo superiore a 1, avvertite nitidamente dalla popolazione flegrea che, con l'evento sismico delle 9.44 di magnitudo 3.7, epicentro a ridosso della Solfatara e profondità di appena due chilometri e mezzo, si è riversata in strada e ci è restata per parecchie ore. Dopo l'evento più forte, le magnitudo raggiunte sono state di 3.1 alle 9.46, 3.0 alle 10.01. Scosse avvertite anche in molti quartieri di Napoli, come Fuorigrotta, Bagnoli, Chiaia, Vomero, Arenella, Avvocata, Pianura e Soccavo. La sismicità ai Campi Flegrei dal mese di gennaio ha ricominciato ad aumentare, dopo la breve pausa di circa di un mese e mezzo tra novembre e dicembre. Ben 483 le scosse registrate ad aprile fino a ieri, già ampiamente superate quelle in tutto marzo, che sono state 461. Una situazione assolutamente coerente con il fenomeno bradisismico, che alterna periodi di sismicità più o meno intensa all'interno della stessa crisi, come registrato anche in passato. Secondo l'ultimo bollettino settimanale, il valore medio della velocità di sollevamento nell'area di massima deformazione (cioè a Rione Terra) è di circa 10 millimetri, aumentato da gennaio in poi. Nel prossimo bollettino, si potrà verificare se la velocità di sollevamento ha avuto un lieve incremento, visto che deformazioni del suolo e sismicità sono connessi tra loro. Quello di ieri è l'evento più forte del 2024, ma non di questa crisi bradisismica: la più forte, record degli ultimi quarant'anni, ha avuto magnitudo 4.2 ed è avvenuta il 27 settembre.
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Le esercitazioni 

Nonostante la giornata tesa tra i cittadini, il Dipartimento della Protezione Civile, dopo le verifiche, ha dichiarato che «non sono stati segnalati danni». A Fuorigrotta si è giocato regolarmente l'incontro di serie A tra Napoli e Frosinone: lo stadio Maradona era stato oggetto delle verifiche disposte dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, per accertare possibili danni per gli eventi sismici mattutini. Nessun danno neanche a Bacoli, come precisato dal sindaco Josi Della Ragione, e a Pozzuoli, dal sindaco Gigi Manzoni.
Intanto, proseguono le attività programmate dal tavolo tecnico nell'ambito del piano speditivo di emergenza per l'area dei Campi Flegrei nei comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli maggiormente interessate dal bradisismo, per individuare le zone più vulnerabili e iniziato il 25 marzo. E c'è molta attesa per la prima esercitazione che vedrà in una scuola prototipo la simulazione dello scenario del basso impatto delle scosse di terremoto. Avverrà lunedì 22 aprile a Napoli, sarà riservata ai posti di comando della Protezione Civile nell'area flegrea, e coinvolgerà una scuola prototipo per la simulazione degli scenari 1 e 2 del bradisismo. Poi il 30 e 31 maggio verrà simulato uno scenario 3 con l'allontanamento delle persone coinvolte, e sarà un'esercitazione che coinvolgerà parte della popolazione di Pozzuoli. A ottobre ci sarà poi una terza esercitazione più massiccia, incentrata sull'evacuazione in caso di eruzione vulcanica. 

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