Stanotte, i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito un decreto di fermo emesso d'urgenza dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli (Procura Sergio Ferrigno, sostituto Antonella Serio) per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Si tratta di esponenti al clan Ranucci-Puca di Sant'Antimo, in provincia di Napoli, a cui gli inquirenti contestano cinque episodi estorsivi che sarebbero stati commessi ai danni di imprenditori edili.
In manette sono finiti Mario D'Isidoro, 30 anni, e Nicola Russo, 54enne, entrambi di Sant'Antimo. Ricercato un terzo uomo, 32enne.
I tre indagati sono accusati di aver imposto il pizzo ad alcuni cantieri edili a Sant'Arpino, nel Casertano. Le vittime erano state invitate ad interrompere i lavori e a recarsi a Sant'Antimo per parlare con il boss.
I fatti risalgono al mese di settembre e, vista la pericolosità del fenomeno, l'Antimafia ha deciso di intervenire immediatamente.