«Boss Lo Russo a bordo campo
​con il pass da giardiniere»

«Boss Lo Russo a bordo campo con il pass da giardiniere»
Martedì 11 Aprile 2017, 16:40
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«La presenza di Antonio Lo Russo», figlio di Salvatore Lo Russo, a bordo campo allo stadio San Paolo «era tutt'altro che occasionale» e vi accedeva con un «pass da giardiniere». Lo ha spiegato il sostituto procuratore della Dda di Napoli Enrica Parascandolo ascoltata dalla Commissione Antimafia nell'ambito dei lavori del Comitato Sport e Mafia sulla presenza del boss di camorra Antonio Lo Russo, dallo scorso novembre collaboratore di giustizia, il 10 aprile 2010 per la partita Napoli-Parma. La pm ha precisato che la sua presenza è documentata in diverse partite tra febbraio e aprile: «Non era ancora latitante, la latitanza comincerà il 5 maggio». «Abbiamo riscontrato la massima collaborazione della Società Calcio Napoli, che ha messo a disposizione nostra, della Procura Federale e della Dia tutta la documentazione sulle persone che avevano accesso a bordo campo nel campionato 2009-2010. Antonio Lo Russo era presente a bordo campo con un pass con la qualifica di giardiniere, e non era l'unico. Altri figuravano come fotografi. Siamo risaliti alla ditta che aveva l'appalto per il campo, il vivaio Marrone, e sono state svolte attività investigative. Il titolare ha dichiarato di aver fatto un favore a un suo cliente, avendogli dato la possibilità di stare a bordo campo».

«Mi risulta che la Procura Federale abbia archiviato la vicenda e in particolare escluda la responsabilità della società in merito», ha precisato, «nessun rapporto diretto intercorreva tra i giardinieri e la società». Ai magistrati napoletani Lo Russo «non ha sottaciuto la sua amicizia con diversi calciatori, tra i quali Pocho Lavezzi. Nulla coinvolge la Società Calcio Napoli».
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