Napoli perde Antonio Amoretti, l'ultimo partigiano delle Quattro Giornate.
Nato a Napoli nel 1927, aveva compiuto 95 anni lo scorso 11 settembre. Amoretti aveva soli 16 anni quando il 28 settembre 1943 decise, insieme a tanti altri giovani napoletani, di scendere in strada a combattere le truppe nazifasciste che occupavano la città. Per tanti anni ha guidato l'Anpi provinciale di Napoli. La sua missione, come lui stesso amava dire, era andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi di oggi che cosa erano state le Quattro Giornate e diffondere i valori della Resistenza e delle libertà.
È stato l'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris ad annunciare per primo la morte di Amoretti con una toccante nota: «Partigiano delle quattro giornate di Napoli nel settembre del 1943, il ragazzo che a sedici anni prese il fucile per fare la resistenza armata e per contribuire a liberare Napoli dall’oppressione nazifascista.
Su disposizione del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, le bandiere istituzionali di Palazzo San Giacomo saranno oggi e domani a mezz'asta in segno di lutto per la scomparsa di Amoretti.
Nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino sarà allestita la camera ardente oggi, venerdì 23 dicembre dalle 16 alle 19, e domani, sabato 24 dicembre dalle 8.30 alle 11. Alle 11 di domani, sabato 24 dicembre, si svolgerà poi una commemorazione laica alla presenza del sindaco Manfredi e del presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo.