Le Universiadi di Basile:
«Pronto megashow al San Paolo»

Le Universiadi di Basile: «Pronto megashow al San Paolo»
di Pino Taormina
Martedì 26 Marzo 2019, 07:00 - Ultimo agg. 13:52
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Un evento che è stato prospettato come l'occasione giusta per risistemare impianti sportivi e colmare almeno in parte il vuoto di altre strutture. Il rischio più grosso sarebbe quello di perdere la faccia. Il commissario straordinario per le Universiadi 2019, Gianluca Basile - ieri in visita nella redazione del Mattino - racconta le sue corse per affrontare le criticità di questi giochi universitari che partiranno tra meno di 100 giorni.

A che punto sono le questioni degli spostamenti degli atleti e della sicurezza alla Stazione Marittima?
«Proprio nella mattinata di ieri siamo stati in Prefettura per affrontare la questione sicurezza dell'area portuale nei giorni della manifestazione. Dobbiamo avere 54 guardie giurate specializzate che potranno intervenire anche nella zona del villaggio e a bordo delle navi da crociera ma alcune delegazioni saranno scortate fin dalla loro partenza».

Che attività verrà svolta in via preventiva?
«La questura controllerà i nominativi delle 40mila persone che verranno accreditate. Ci aspettiamo l'arrivo di 8500 atleti, mille arbitri, mille delegati delle varie nazionali. Senza dimenticare la mole incredibile di persone che si occuperanno dell'evento».

Che affluenza vi aspettate?
«Ora stiamo facendo la gara per il ticketing, ma pensiamo anche a cedere gratuitamente i tagliandi per molte gare anche perché sarà un momento particolare dell'anno e noi vogliamo avere una bella cornice di pubblico per ogni singola gara».

Ci sono big che già hanno dato la loro adesione?
«Ci aspettiamo le eccellenze dei college americani nel basket e nella pallavolo, la Figc ci ha promesso una squadra competitiva nel calcio. Abbiamo deciso che la finale femminile di pallacanestro si svolgerà al Palabarbuto. La Federnuoto dovrebbe iscrivere Gregorio Paltrinieri, non sarebbe male».

L'Italia di calcio?
«La Federcalcio ci sta dando una grande mano, sogniamo di coinvolgere anche Meret che è studente universitario ma sappiamo bene che non è facile per i club di prima fascia prestare i propri calciatori in quel periodo dell'anno».
 
Il sogno?
«Filippo Tortu. La sua presenza avrebbe un valore simbolico straordinario perché Pietro Mennea proprio 30 anni fa stabilì lo strabiliante record del mondo nei 200 metri (il 1972 che ha poi resistito 17 anni prima di essere battuto da Michael Johnson, ndr) durante l'edizione di Città del Messico delle Universiadi».

Risolta la questione dei volontari?
«Oggi parte la campagna per il reclutamento. Purtroppo io sono arrivato a luglio e quando sono diventato commissario la situazione era di stallo. Il primo che ho incontrato è stato il presidente dell'Anac, Cantone. So che la percezione in città dell'evento, al momento, è bassa. Ma ora arriva la fase della promozione: era inutile farlo prima senza avere certezze su quello che avremmo fatto».

La questione viabilità?
«Alla Stazione Marittima avremo 4mila atleti, poi per il resto saranno distribuiti in tutta la regione. Verrà creata una corsia preferenziale per Fuorigrotta che sarà solo in determinati orari e verrà presidiata. Ma ogni bus con atleti e delegazioni verrà scortato, come previsto dalla Questura».

Che cerimonia verrà fatta al San Paolo per l'inaugurazione di questa edizione numero 28 dell'Olimpiade universitaria?
«Non è ancora stata decisa, però sarà uno show spettacolare ovviamente più piccolo ma simile, nell'idea, all'Olimpiade vera e propria. Chi la farà? Anche qui, c'è chi si è aggiudicato la cerimonia ma aspettiamo le verifiche e il via libera dell'Anac. Ma non dovrebbero esserci intoppi».

I sediolini al San Paolo, tutto deciso?
«Sembra proprio di sì».

Perché si arriva così in affanno alle Universiadi?
«Non per colpa mia. Io ci ho creduto ma non bisogna dimenticare che quando sono arrivato a luglio ero da solo, con il Coni un po' defilato: per fortuna ora il Coni è con noi, dopo aver visto che Comune di Napoli e Regione Campania erano determinate a fare la manifestazione. A ogni costo».

Sponsor?
«Abbiamo chi ci offre le divise facendoci risparmiare 400mila euro: poi abbiamo aggiudicato la gara per una agenzia che sarà deputata ad accogliere le sponsorizzazioni».

Ha un accordo anche con le tv?
«C'è una intesa con un broadcasting fatto la settimana scorsa. Le Universiadi si vedranno su Eurosport2, sul satellite. Ma stiamo lavorando perché molte gare possano andare in chiaro su Raisport».

Ci sono criticità negli impianti che la lasciano poco sereno?
«C'era poco tempo, e per fortuna abbiamo scelto la via delle ristrutturazioni di impianti già esistenti e funzionanti. Ed è una decisione che ci premia sotto il profilo della serenità».
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