Allen, ex play della Pompea Napoli
ora rischia il carcere per tangenti

Allen, ex play della Pompea Napoli ora rischia il carcere per tangenti
di Stefano Prestisimone
Mercoledì 13 Marzo 2019, 16:42
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E’ stato un giocatore simbolo del basket napoletano, playmaker della Pompea Napoli per due stagioni, dal 2003 al 2005, entrambe concluse con i playoff della squadra azzurra del presidente Mario Maione. Giocatore straordinario, braccio e mente, leader di grande personalità. Oggi Allen è assistent coach dei Boston Celtics in Nba, franchigia leggendaria, ma rischia una condanna a 10 anni di carcere per tangenti prese da un magnate delle case di riposo in Florida, Philip Esformes, quando nel 2014 allenava a livello universitario a Penn State. Il ricco imprenditore infatti per permettere al figlio di entrare nella squadra allenata da Allen, lo “incentivò” con circa 300mila dollari.
 Lo scorso febbraio Allen aveva ammesso di essere colpevole di aver accettato 14mila dollari di tangenti. Poi la cifra di 300mila dollari è stata resa pubblica dall’ex play azzurro nel corso dell’interrogatorio per la frode che ha visto coinvolta la Medicare and Medicaid, di proprietà di Esformes. Allen ha testimoniato di aver allenato il figlio di Esformes, Morris, nei suoi viaggi a Miami, tutti pagati dal magnate. Alla fine di ogni allenamento, Esformes riempiva una busta di plastica con 10.000 dollari. Allen, riguardo il figlio di Esformes,  ha dichiarato: “Non era atletico anche se sapeva trattare benino la palla. Ma non era abbastanza bravo per aiutare la nostra scuola a vincere le partite”. Nell’estate del 2014, Allen mise comunque Morris in cima alla lista di giocatori da reclutare. Ora rischia 10 anni di carcere anche se la pena sarà più lieve per aver testimoniato. Inoltre dovrà ridare 18.000 dollari di tangenti e pagare una multa da 200.000 dollari.
 
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