Stando al racconto del periodico, l'incidente è avvenuto il 20 maggio 2018, quando la donna ha invitato suo figlio a docciarsi. Il minore si è rifiutato, e dopo una breve discussione verbale, la donna gli ha dato un paio di schiaffi, causandogli un lieve arrossamento sulle guance.
Il tribunale provinciale di Pontevedra, nella provincia situata a nord-ovest della Spagna, ha considerato il comportamento della madre alla stregua di un crimine ascrivibile nella categoria delle violenze domestiche.Impoñen unha orde de afastamento a unha nai por dar "un par de labazadas" ao seu fillo de 10 anos https://t.co/qhC4Ltx3y4
— PontevedraViva.com (@PontevedraViva) 13 marzo 2019
I legali dell'imputata, che non ha precedenti penali, sono riusciti a far convertire la pena da due mesi di reclusione a sei mesi di lavori in comunità, tuttavia i giudici hanno stabilito che la donna non può avvicinarsi a meno di 200 metri dal bambino per sei mesi.
«Il rimprovero a un'eventuale disobbedienza del minore non può mai giustificare l'uso della violenza che l'accusata ha esercitato», hanno detto i giudici nella sentenza. Sebbene i funzionari giudiziari che sono intervenuti nel caso hanno riconosciuto il diritto dei genitori di correggere il comportamento dei loro figli, hanno sottolineato però che questo compito «ha come limite insormontabile l'integrità fisica e morale dei bambini», rifacendosi all'articolo 173.2 del codice penale spagnolo che prevede una pena detentiva da sei mesi a tre anni per abusi fisici o mentali abituali di coniugi o ex coniugi, soci, discendenti, ascendenti o fratelli per natura, adozione o affinità.