Il rumore l'ha sentito provenire dal patio di fronte alla cucina: qualcuno stava forzando la portafinestra per entrare in casa dal giardino. Così ha preso in mano la semiautomatica che detiene da anni - e che è regolarmente registrata - ed è sceso al piano inferiore dove ha sorpreso quattro uomini con il volto travisato. Vedendo uno di loro armeggiare con qualcosa che, al buio, poteva sembrare un'arma è uscito nel giardino ed ha esploso tre colpi in aria per far scappare i ladri. Martedì notte, via Cortina d'Ampezzo: è circa l'una quando una banda prova ad entrare in casa di un avvocato della Capitale da poco andato a dormire. Nella villa ci sono anche la moglie e il figlio.
Blitz nella villa, avvocato spara in casa
L'uomo sente dei rumori provenire dalla cucina, si sveglia.
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I RILIEVI
Sul posto arrivano gli agenti del commissariato Ponte Milvio, raccolgono le parole dell'avvocato che sono le uniche dal momento che non ci sono altri testimoni. Infatti, né la moglie del legale né suo figlio hanno assistito alla scena perché svegliati solo dai colpi di pistola. Non sarà utile neanche il sistema di allarme e videosorveglianza della villa, poiché disattivato: nessuna immagine è stata registrata. «Ho sparato in aria nel tentativo di farli scappare perché stavano provando ad entrare in casa e per mettere in salvo la mia famiglia», avrebbe detto il legale agli agenti che hanno sequestrato i tre bossoli esplosi dalla semiautomatica. Ma il sopralluogo, condotto anche con l'ausilio della Scientifica, ricostruirà parte di quello che gli investigatori considereranno un tentato furto e non una rapina.
LA FUGA
La banda, sempre secondo la ricostruzione della polizia, una volta in strada potrebbe esser fuggita con un mezzo parcheggiato nelle vicinanze. Ed è proprio per questo che gli agenti del commissariato di Ponte Milvio stanno ora procedendo all'acquisizione di tutti i filmati raccolti dagli impianti di videosorveglianza delle altre ville e dei consorzi di zona, al fine di scorgere il passaggio della banda a bordo di un'auto o di un furgone con una targa che sia leggibile. Nella zona furti o rapine in abitazione non sono una costante. Negli ultimi mesi si sono registrati più che altro furti in strada, di auto o a bordo di auto e non è escluso che, nel caso dell'avvocato, la banda abbia condotto un sopralluogo, magari con l'aiuto di un basista (un collaboratore o un'altra figura che conosce da tempo l'abitazione) e abbia studiato, dunque, nei dettagli un colpo che però non è stato messo a segno.
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