Prima le grida poi le minacce per farsi consegnare i soldi per la droga. Al rifiuto dei genitori e del fratello, l’uomo si è armato di coltello e dopo averli minacciati si è barricato in cucina e accendendo tutti i fuochi del gas: «Faccio esplodere tutti», ha urlato. Non ottenendo comunque la somma richiesta, ha strappato la tenda della finestra avvicinandola alla fiamma: «Incendio tutto, distruggo tutto». Ma a quel punto, i familiari che ormai da diversi minuti tentavano di contenere le violenze, avevano già chiesto aiuto. L’allarme è scattato venerdì all’alba in via Camillo Pilotto, tra i quartieri Fidene e Serpentara. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti che con destrezza sono riusciti a entrare nella cucina, immobilizzare il giovane e mettere in sicurezza il locale. I poliziotti hanno quindi ricostruito la dinamica dell’aggressione e l’escalation di violenze arrestando l’uomo, A. M. romano di 42 anni, ora accusato di maltrattamenti familiari e tentata estorsione.
L’escalation
Quando intorno alle cinque del mattino gli agenti sono arrivati nell’appartamento al quarto piano di via Pillotto la situazione era già al limite. Le vetrinette del soggiorno distrutte da un calcio, la porta d’ingresso colpita con un pugno. Ancora: il divano e le poltrone ribaltate. Ad accendere la miccia della lite, il rifiuto di consegnare i soldi al 42enne con numerosi precedenti legati allo spaccio di stupefacenti. «Sono richieste pressanti, quotidiane, per comprare la droga» hanno spiegato i genitori disperati e sconvolti per quanto accaduto. Come poi hanno confermato gli agenti, al rifiuto dei soldi, il 42enne si è armato con un coltello a serramanico minacciando i genitori e il fratello. «Non abbiamo ceduto. Ci siamo protetti a vicenda ma non gli abbiamo dato i soldi, lo abbiamo fatto per lui». A quel punto però, la rabbia dell’uomo è salita ancora: si è barricato in cucina, ha acceso tutti i fuochi del gas al massimo della potenza minacciando di far esplodere tutto. «La lite- hanno spiegato i familiari - è iniziata intorno alle due di notte. Ha alternato momenti di calma apparente con altri di ira che no n siamo più riusciti a contenere».
Una volta in casa, i poliziotti hanno impiegato diversi minuti per riportare la calma nell’appartamento e tra i familiari.
L’arresto
Gli agenti hanno proceduto con il sequestro del coltello a serramanico e della tenda, parzialmente bruciata durante il raptus di rabbia. Durante i controlli, gli agenti hanno accertato che il 42enne da tempo soffre anche di disturbi psichici e che negli ultimi mesi, e in diverse occasioni, si era scagliato contro la sua famiglia.
«Viviamo in un incubo, siamo disperati. Non sappiamo come aiutarlo e temiamo per la nostra incolumità» hanno detto disperati i familiari del fermato. Nella tarda mattinata i poliziotti hanno infine proceduto con la denuncia e l’arresto del 42enne accusato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.